LETTERA APERTA DI UNA PAZIENTE RICOVERATA NEL REPARTO DI GINECOLOGIA DELL'OSPEDALE ''SAN PIO DA PIETRELCINA''

riceviamo e pubblichiamo
27/10/2008
Attualità
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Riceviamo e pubblichiamo dalla professoressa Giovanna De Cosmo di Vasto: ''Quando l'ascensore mi ha depositata al quarto piano dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto non ho visto tabelle con primari e relativi organigrammi ma una semplice porta a vetri con la dicitura 'Divisione di ostetricia e ginecologia'. Sembrava tutto in tono minore. Fin dall'accettazione, però, ho avvertito intorno a me un calore umano che andava oltre la routine di accoglienza delle pazienti. Sì, sono stata ricoverata per circa dieci giorni, presso il reparto di Ginecologia e posso affermare ad alta voce che esistono in esso professionalità e capacità indubbie unite ad una disponibilità che travalica ogni obbligo sanitario da parte di tutti, iniziando dal Primario dottor Francesco Matrullo e ai collaboratori, proseguendo con Michela, la caposala, tutte le altre infermiere e il personale ausiliario. Sempre con il sorriso e una parola allegra per stemperare le paure, il dolore e le preoccupazioni per l'intervento che dovevo subire, peraltro perfettamente riuscito. Per una piccola complicazione ho visto attorno a me, oltre al sempre presente e puntuale dottor Matrullo, infermiere prodigarsi con viso serio e professionale e poi sorridere, informandosi tutti anche per due decimi di febbre che avevo. Devo, però, dire anche che tutto ciò non è supportato adeguatamente dalle strutture sanitarie. Sono presenti, ad esempio, letti antidiluviani che è eufemistico definire ortopedici. Ho sentito parlare di carenze di forniture medico-sanitarie e della loro richiesta presso altri reparti per non interrompere le terapie in corso. La mia vuole essere una testimonianza delle risorse professionali e umane presenti nel nostro nosocomio anche se le problematiche della Sanità non sempre le fanno emergere in tutta la loro positività. Un grazie di vero cuore a tutto il reparto di Ginecologia''.

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