Negli ultimi mesi siamo stati convocati dalla Regione Abruzzo, nella persona del Sottosegretario D’Annuntiis e della assessora regionale Magnacca, insieme al sindaco di San Salvo De Nicolis, per discutere con Anas– rappresentata dall’ing. Luca Bernardini –della cosiddetta "Variante a impatto zero", che ci è stata prospettata anche in riferimento al collegamento del nuovo ospedale.
Fin da subito, abbiamo espresso un’apertura condizionata: ANAS avrebbe dovuto presentarsi in Consiglio Comunale, in diretta, per spiegare il progetto ai cittadini, chiarendo la natura delle opere di consolidamento idrogeologico, le soluzioni idrauliche – dalle vasche di raccolta delle acque piovane di Fosso Marino fino e dalle vasche di Luciano D’Alfonso in area Lungomare Duca Degli Abruzzi fino al torrente Buonanotte – e ogni altro dettaglio tecnico e ambientale. Ma nessuno si è presentato. Nessuna spiegazione. Nessun confronto. Si continua a giocare a nascondino con la città di Vasto, trattata come una Cenerentola d’Abruzzo: non deve sapere, non deve avere, non deve fare, e soprattutto non deve protestare.
Ha ragione la coalizione di centrosinistra di Vasto, hanno ragione Peppino Forte e l’ex sindaco Tagliente quando dicono che Vasto non può essere trattata come una donna sedotta e abbandonata da Anas e Regione.
Per questo, oggi, la Maggioranza ha votato e approvato un documento politico, che rappresenta uno scudo per la città e un testamento per le generazioni future. Con questo atto si dice no alla variante e ci si riserva una valutazione ulteriore a condizione che Anas venga a chiarire in modo trasparente quali opere idrauliche sono previste, quali interventi di consolidamento del terreno verranno realizzati, quali espropri, quali problemi per i privati ci saranno, se sono previste piste ciclabili, illuminazione pubblica, sistemi di videosorveglianza. Oppure, se tutto si ridurrà a una semplice spalmata di asfalto come Nutella sul pane.
Dopo gli allagamenti degli ultimi giorni sulla Statale, è inaccettabile che Anas non consideri un serio sistema di regimentazione e recupero delle acque, specie in una zona sensibile come quella di Vasto Marina, in piena area SIC. Se, in futuro, dai canali di scolo in quell’area – a seguito della variante – dovesse fuoriuscire acqua nera, quale turismo potremmo ancora vantare? Quale economia, quali bandiere verdi, blu o gialle?
Perché il centrodestra insiste sulla variante a tutti i costi? Per chi, per quanti, per quale motivo e in che modo?
I punti contenuti nel documento approvato, dalla lettera A alla lettera O, rappresentano per noi principi inviolabili, veri e propri assi portanti per lo sviluppo sostenibile della città. E se non verranno rispettati, nessun rigonfiamento muscolare da parte del centrodestra vastese, della potentissima Anas e della Regione Abruzzo ci farà paura.
Gratitudine, infine, ai consiglieri comunali di centrosinistra, alla Giunta, ai comitati e ai liberi cittadini.
Il Sindaco di Vasto Francesco Menna