L'11 marzo scorso è stato completato il lavoro dei tecnici del Comune di Vasto per la redazione del PAN, il Piano di Assetto Naturalistico, della Riserva Naturale Regionale “Marina di Vasto”, che è stato inviato alla Commissione comunale Assetto del Territorio per essere poi adottato dal Consiglio Comunale di Vasto. Dopo anni di gestione su base volontaria da due anni l'area protetta è affidata alla Cogecstre, la cooperativa di Penne storico gestore della Riserva di Punta Aderci.
Tra gli interventi previsti con il PAN, piano di cui finora “Marina di Vasto” non è stato dotato, c'è la realizzazione di un'aula didattica. A “Punta Aderci”, invece, l'Amministrazione Comunale con il Patto Trigno Sinello ha individuato e acquisito l'area in cui far sorgere un “Centro di Educazione Ambientale”.
«Il Pan permette anche di finanziare la gestione e gli interventi necessari – sottolinea l’assessore all’Ambiente Gabriele Barisano – e anche con la sola adozione in consiglio comunale potremo ottenere fondi dalla Regione Abruzzo, con il piano punteremo alla costruzione di strutture di ristoro con bagni e piccole attività ricettive la cui gestione metteremo a bando tra la Riserva e la pista ciclopedonale, con le risorse aggiuntive che potranno arrivare punteremo a riprendere la progettazione delle passerelle già previste dal Life Calliope».
Il PAN di “Punta Aderci” è ormai molto datato e da diversi anni si sta discutendo su una sua revisione. Barisano smentisce il rischio di cementificazione, paventato da alcune associazioni ambientaliste anni fa, e sottolinea che saranno previste solo limitate premialità (con aumento delle cubature probabilmente intorno al 20%) per i privati che hanno immobili e gestiscono attività ricettive nell'area della Riserva. Privati che, sottolinea Barisano, già contribuiscono ampiamente alla valorizzazione e alla tutela di Punta Aderci.
«Si sta valutando la possibilità di una regolamentazione che stabilisca le regole basilari sulla fruizione turistica, sugli eventi che vengono realizzate all’interno della Riserva – conclude l’assessore Barisano – di molti ne veniamo a conoscenza solo dai social molto spesso». «Avere piena conoscenza di quanto avviene all’interno della Riserva ci permetterà anche di regolare i flussi, uno dei problemi principali, sono contrario ad un biglietto d’ingresso, come accade a Venezia, ma per esempio potremmo puntare sui parcheggi a pagamento».