Vastese richiede il “suicidio assistito”, muore prima della conclusione della procedura

Vicenda emersa durante audizione in regione del coordinatore della campagna "Liberi Subito"

Alessio Di Florio
09/03/2025
Attualità
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Un vastese nel luglio scorso aveva chiesto alla Asl Chieti – Lanciano – Vasto il cosiddetto “suicidio assistito”. L’apposita commissione medica aveva fornito un parere favorevole. Prima dell’avvio del processo che avrebbe dovuto portare alla conclusione della procedura la persona richiedente è morta.

La vicenda è emersa nei giorni scorsi durante un incontro della Commissione del Consiglio Regionale “Salute, sicurezza sociale, cultura, formazione e lavoro” ed è stata resa pubblica da Il Messaggero Abruzzo. La commissione si sta interessando di un progetto di legge regionale per regolamentare le procedure per il cosiddetto “suicidio medicalmente assistito”. 

La richiesta vastese è stata la prima in Abruzzo, ha sottolineato Riccardo Varveri (nella foto, coordinatore regionale della campagna “Liberi Subito” dell’associazione Luca Coscioni e segretario regionale di Radicali Abruzzo), e rientrava pienamente nell’attuale normativa ed infatti il parere della commissione medica competente è stata di accoglimento.  

Varveri durante l’audizione nella commissione regionale ha chiesto di attuare la normativa il prima possibile, così che non possa più ripetersi quanto accaduto con la persona vastese, e la costituzione nel più breve tempo possibile del “comitato etico regionale” indispensabile per avviare le procedure. Sul tema c’era stato voto favorevole all’unanimità del consiglio regionale nel dicembre scorso, ora è partita la selezione delle figure necessarie ha sottolineato Varveri. 

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