POLITICHE E COMUNALI, LA PARTITA E' APERTA

settegiorni
13/03/2006
Attualità
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Dal settimanale di informazione ''Settegiorni'' pubblichiamo: 9 e 10 aprile per le politiche, 28 e 29 maggio per le comunali (con eventuale ballottaggio l'11 e 12 giugno). L'agenda elettorale è dunque aggiornata. La campagna per ''rastrellare'' voti può dunque iniziare. E le polemiche ed i confronti, anche a muso duro, sono già nel ''pentolone''. Capitolo politiche: sembrano lamentarsi tutti, da destra a sinistra, per un nuovo sistema di voto che per molti prefigura una sorta di ''colonialismo'' sul territorio. Poco spazio a candidati della zona, al più inseriti nelle zone basse delle diverse liste, molto a chi, catapultato da queste parti direttamente dalle segreterie dei partiti o meglio dalle aule di Montecitorio e Palazzo Madama, ha grandi sicurezze negli auspici di elezione o rielezione. Per il Vastese ne è uscita fuori una mappa poco confortante: se nella precedente competizione elettorale si aveva la certezza che uno tra Arnaldo Mariotti (centrosinistra) e Nicola Carlesi (centrodestra) avrebbe comunque varcato la porta del Parlamento, così oggi non possiamo dire. Troppi calcoli, troppe strategie devono seguire una certa linea per poter far esprimere, da questo territorio, una propria rappresentanza a Roma. Ci riprova Arnaldo Mariotti, al quarto posto nella lista dei Democratici di Sinistra al Senato, ci provano, ma con possibilità sicuramente risicate, i vari Eugenio Spadano e Vittoria Cipollone (Forza Italia), Maurizio Fabrizio (Socialisti), Anna Giacomucci (Verdi), Paolo Palomba (Italia dei Valori), Roberto Menna (Rifondazione Comunista). Ci voleva provare Antonio Prospero, traslocato dall'Udc alla Dc-Nuovo Psi addirittura come capolista al Senato ma è durata solo un giorno questa soluzione con il clamoroso dietrofront dell'ex sindaco di Vasto. E tra annunci di disimpegni elettorali da parte di alcuni ''big'' politici della regione per non aver visto valorizzato il loro ruolo e le proteste della base per una legge da più parti definita ''liberticida'' e che svuota di tutti i suoi più importanti contenuti l'espressione del comune elettore ecco che parte un countdown che sicuramente sarà connotato da tante, forse troppe chiacchiere, ma certamente poca sostanza. Chi vivrà, vedrà, ma è chiaro che le prime avvisaglie sono decisamente poco incoraggianti. Capitolo comunali: si va ormai delineando il quadro della prossima consultazione elettorale. Frizioni nel centrosinistra, con le disgiunte candidature di Giuseppe Forte e Luciano Lapenna (per quest'ultimo è sempre più ad un passo l'investitura della stragrande maggioranza dei partiti dell'Unione di centrosinistra), altre frizioni nel centrodestra con l'unità sempre lontana e le indicazioni sul campo che restano quelle di Guido Giangiacomo (Forza Italia), Lorenzo Russo (Alleanza Nazionale) e Giuseppe Tagliente (Comitato Civico). E alla compagnia si è aggiunto pure Francesco Baldassarre (Movimento Pulito). La frammentazione, voluta da Roma per le elezioni politiche, sembra aver preso piede, fatte le debite proporzioni, anche a livello locale. Aspettiamo e... voteremo. E auguriamoci che da ora in poi sentiremo parlare un po' più di programmi e cose da fare, piuttosto che di questa o quell'altra polemica interna e ''vendetta'' politica. I problemi ci sono, e ne sono davvero tanti. Candidati, di destra e di sinistra, parlatene, parlatene, parlatene! Ed indicate le ricette.

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