Il voto per le amministrative è stato fissato per il 28 maggio. I ballottaggi sono previsti per l'11 giugno. La decisione sulla data delle elezioni amministrative è stata presa dal governo tenendo conto anche delle ''valutazioni'' fatte dai partiti dell'opposizione e delle preoccupazioni di tutte e due le coalizioni di ''non sovrapporre'' le diverse scadenze elettorali. Il 28 maggio si voterà per l'intera giornata mentre il 29 per l'intera mattina: lo ha detto il ministro dell'Interno Beppe Pisanu in una conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri, durante la quale ha spiegato il percorso fatto per decidere la data delle amministrative. ''Abbiamo preso in esame tutte le ipotesi possibili - ha spiegato - e per ciascuna gli inconvenienti erano diversi. Per noi era importante distinguere il più possibile le due campagne elettorali ed evitare l'ingorgo degli uffici preposti all'espletamento delle elezioni. Ciò nonostante abbiamo preso in esame ogni possibile data a partire dal 30 aprile''. In particolare il 30 aprile, ha spiegato il ministro, è stata scartata perché cadeva nel ponte del primo maggio: ''Non potevamo accettare un simile inconveniente''. Anche la data del 7 maggio è stata scartata perché la data della presentazione delle liste sarebbe coincisa con il voto delle politiche. Quella del 14 maggio è stata scartata perché avrebbe comportato la presentazione delle candidature nel venerdì e nel sabato prima di Pasqua e l'esame delle candidature e l'indicazione del termine per eventuali correzioni con la Pasqua e la Pasquetta. Ancora il 21 maggio presentava un inconveniente ''pesante'': i ballottaggi sarebbero coincisi con il 4 giugno e cioé con il ponte per la Festa della Repubblica. ''E' per questo - ha concluso Pisanu - che la data del 28 maggio è risultata inevitabile anche se presenta un leggero inconveniente perché l'11 giugno coincide con la chiusura delle scuole e con l'inizio delle ferie per molte famiglie. Il 28 maggio è dunque la data che reca meno inconvenienti e trova minor dissenso''.