Cinquant'anni di attività: orgoglio e nuovi obiettivi per il Coro Polifonico Histonium

Serata celebrativa ai Giardini Napoletani di Palazzo d'Avalos

redazione
13/08/2023
Cultura
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Come si può raccontare la storia di cinquant’anni di coralità in un concerto con tutti i suoi limiti di durata? Eppure, nella serata del 10 agosto, il Coro Polifonico Histonium di Vasto ci è riuscito nello splendido e unico scenario dei Giardini Napoletani di Palazzo d’Avalos. Il pubblico quanto mai numeroso ha seguito con grande attenzione ed emozione quello che è stato una sorta di recital con il direttore Luigi Di Tullio nelle inedite vesti di Bernardino Carnefresca detto il Lupacchino del Vasto a cui è intitolato l’Histonium.

Concerto che ha avuto inizio al suono magico della zampogna di Jacopo Pellicciotti, nipote di Don Giovanni Pellicciotti, compianto parroco della Concattedrale San Giuseppe che diresse il primo concerto del CPH il 4 gennaio del 1974. 

Tutto prende avvio nel settembre del 1973. Fiorella Rosa, figlia adolescente di Mario Rosa, dipendente della Magneti Marelli, con l’ausilio di un pianoforte fa “la prova della voce” ad alcuni cantori presso il Castello Aragona. E’ l’inizio del Coro Polifonico Histonium. Cantano quel 4 gennaio del 1973 Annamaria D’Adamo, “Memena” Fabrizio, Marzia Santovito, Elia Rotellini, Grazia Malatesta, Silvana Iacobucci, Miriam Melle, Antonietta Valentini, Ada Di Lello, Maria Grazia Ronzitti, Teresa Fiore, Paola Menna, Carlo Padoan, Fernando D’Annunzio, Lino Scopa, Mario Prisciandaro, Enzo D’Adamo, Nicola De Crecchio, Nicola D’Adamo e Paolo Regis.

Una narrazione che ha consentito, anche con le interviste ai coristi fondatori, al primo presidente Carlo Padoan e ad alcuni presidenti che si sono succeduti (Antonio D’Annunzio e Bruno Di Lena per ben 22 anni alla guida del sodalizio), di rivivere con le canzoni di polifonia sacra e profana e brani di folklore mezzo secolo di musica. Brani che raccontano come ha ribadito il presidente Clarice Petrella un impegno di volontariato che costa sacrifici per le prove settimanali ma che hanno consentito di conoscere nuovi luoghi anche sperduti, di stringere rapporti di amicizia con cori di tutta Italia 

Numeri che parlano di 700 concerti censiti, 45 cantori attivi tra i 300 che sono transitati oltre a 150 bambini del Piccolo Coro Histonium. Trecento brani in repertorio solo negli ultimi vent’anni.

Dalla “scuola” del Coro Histonium sono sbocciati anche diversi coristi approdati al conservatorio sia a livello strumentale e sia vocale.

Sono stati ricordati i maestri che si sono alternati alla direzione segnando e forgiando le voci partendo da Emidio Cionci (1974-1978), Nicola Carino (1978-1985), Lucio Nardone (1985-1989), Paolo Fresu (1989-1991), Antonella Cionci (1991-1995) a Luigi Di Tullio in carica dal 1995.

Hanno accompagnato i cantori Davide Di Ienno alla chitarra, Damiano Di Tullio alla fisarmonica e Benedetta Eleuterio al pianoforte, voci soliste del soprano Valeria De Fanis, del baritono Edoardo Ialacci, del tenore Franco Fiore e delle coriste Miriam Melle, Angela Di Pietro e Maria Rosaria Di Falco.

Era presente l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta che nel portare i saluti del sindaco Francesco Menna ha evidenziato la bellezza della musica e dei valori della solidarietà e di senso civico che in questi cinquant’anni sono stati testimoniati dal coro diventato anche veicolo di promozione turistica.

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