Il Museo Archeologico di Vasto, uno dei più antichi musei archeologici dâAbruzzo, con reperti archeologici che testimoniano fasi storiche dallâetà del ferro al periodo frentano (dal IX al III sec a.C.), dalla fondazione e sviluppo della città romana, finalmente è fruibile da tutti. Lâ8 luglio câè stata la riapertura con la presenza dellâAssessore alla Cultura Nicola Della Gatta e per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, Amalia Faustoferri che come guida dâeccezione ha raccontato al pubblico presente, i lavori effettuati, le nuove acquisizioni e quanto siano importanti i reperti presenti come testimonianza della storia della città di Vasto e del territorio. Ci sono materiali di sepolture dellâetà del ferro, del periodo frentano, delle necropoli del Tratturo, di Villalfonsina, del periodo del Municipium di Histonium fino allâinsediamento dellâalto medioevo. Câè ancora un lavoro da ultimare nella sala 5 che sarà ampliata e arricchita da nuovi reperti. Amalia Faustoferri si è soffermata sul rocchio di colonna, riferibile al porto romano di Vasto i cui resti sono visibili nel tratto di mare tra Trave e Casarza, rinvenuto nel 2019 presso il monumento alla bagnante, e su unâanfora romana, utilizzata nellâantichità per il trasporto del vino, a testimonianza dei traffici nellâAdriatico, rinvenuta in mare da un pescatore vastese e tuttora suggestivamente ricoperta da resti di molluschi, donata dalla famiglia al Museo Archeologico.
LâAssessore Nicola Della Gatta ha spiegato che câè una collaborazione tra lâAmministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara per lâattuazione degli interventi di consolidamento, restauro e valorizzazione dello storico edificio nellâambito del PNRR. E âstato aggiudicato il primo intervento per il restauro della facciata principale di Palazzo dâAvalos, per cui il Comune è assegnatario di un finanziamento PNRR nellâambito della misura di Rigenerazione Urbana per un importo di 800mila euro, i cui lavori saranno avviati nei tempi previsti dalla programmazione. La scelta condivisa di destinare il primo finanziamento al restauro della facciata è finalizzata innanzitutto a restituire alla città una delle cartoline più significative del centro storico. Saranno recuperate nuove stanze mai aperte al pubblico del quarto nord-est per ripristinare la circolarità dei percorsi museali, ma saranno al contempo attuate tutte le azioni affinché il polo culturale vastese possa elevare i propri standard di qualità . Ha ringraziato il lavoro fatto negli anni precedenti da Peppino Forte, ma anche lâimpegno dellâassociazione Italia Nostra del Vastese per il lavoro di tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nostra città , in particolare Davide Aquilano. Ha spiegato inoltre che entro la prossima settimana il sito archeologico delle Terme Romane, gestito dal 2020 dal Fai, avrà come unica gestione il Museo Archeologico.