Con 63 domande di brevetto pubblicate dallâEPO (European Patent Office), la provincia di Chieti nel 2022 ha registrato un vero e proprio boom che la pone ai primi posti della classifica stilata da Unioncamere e Dintec. Unâanalisi che mette in luce la crescita costante delle domande italiane di brevetto europeo registrate dal 2015 ad oggi (33 per cento) e, soprattutto, durante lo scorso anno quando il Belpaese ha raggiunto il miglior risultato del decennio, mantenendo così la quinta posizione per capacità inventiva nellâEPO tra i paesi UE e lâundicesima tra tutti i paesi del mondo.
Nel 2021, infatti, in tutta lâItalia sono state 4.773 le domande, 218 in più di quelle del 2021, con una crescita del 5%. A contribuire in maniera lusinghiera al risultato italiano è stata proprio la provincia teatina che ha registrato 47 domande in più rispetto alle 16 dellâanno precedente. Un dato che consente alla provincia di primeggiare sul podio di quelle in cui è stato registrato il migliore incremento, staccando anche il risultato eccellente di Bologna (+38), Milano (+25) e di Bolzano e Pordenone (+22). Dei 63 brevetti, 27 fanno riferimento al settore âtecniche industriali e trasportiâ, 23 al settore ânecessità umaneâ, 8 allâarea meccanica, illuminazione e riscaldamento, 4 al settore della âfisicaâ, 1 allâarea della âchimica e metallurgiaâ e 1 ai âprodotti tessili e cartaâ. Quanto ai richiedenti, ben 62 provengono da imprese. Buono anche il risultato ottenuto dalla provincia di Pescara con i suoi 16 brevetti registrati nel 2022, più del doppio rispetto ai 7 del 2021 (+9).
Ampliando il raggio di azione allâAbruzzo, nel 2022 sono state complessivamente 92 le domande di brevetto europeo, di cui 63 appunto nella provincia di Chieti, 16 nella provincia di Pescara, 7 in quella aquilana e 5 nel teramano. Per quanto riguarda i settori, i brevetti sono così suddivisi: 33 per ânecessità umaneâ, 33 per âtecniche industriali e trasportiâ, 9 per âmeccanica, illuminazione e riscaldamentoâ, 9 per âfisicaâ, 4 per âchimica e metallurgiaâ, 2 per âelettricità â, 1 per âprodotti tessili e cartaâ e 1 per âcostruzioni fisseâ. A fare richiesta di iscrizione per i 92 brevetti abruzzesi, sono state principalmente imprese (82 brevetti, con una percentuale dellâ89,6%), seguite da privati (6, pari al 6,8%) ed enti di ricerca (3, pari al 3,5%).
LâAbruzzo guadagna anche un altro primato, piazzandosi al primo posto della classifica relativa alla crescita delle domande pubblicate dallâEPO nella macroarea Mezzogiorno, con il +93%, scattando di molto il secondo e terzo gradino della lista, occupati dalla Campania (+46%) e dalla Puglia (+14%).
«I dati emersi dallâanalisi condotta da Unioncamere e Dintec non possono che riempirci di soddisfazione», commenta il presidente della Camera di Commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever. «Il boom ottenuto dalla provincia di Chieti e, più in generale, lâottima crescita delle domande di brevetto europeo registrate nel 2022 e provenienti dallâAbruzzo, ci dimostrano che la nostra regione è dotata di menti e professionalità che stanno lavorando con impegno e ottenendo eccellenti risultati sul fronte dellâinnovazione. Così come è da leggere in maniera estremamente positiva il fatto che la maggior parte delle domande proviene dalle imprese che lâEnte camerale sostiene con ogni mezzo a disposizione nel loro percorso verso lâinnovazione».