E' iniziata con il raduno al centro della città , in piazza Rossetti, la cerimonia per la Festa della Liberazione a Vasto.
Il sindaco Francesco Menna insieme al presidente del Consiglio comunale Marco Marchesani, agli assessori Anna Bosco, Paola Cianci, Gabriele Barisano, Nicola Della Gatta e Licia Fioravante, a numerosi consiglieri, alle forze dellâordine, ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e dâarma e a tanti cittadini ha raggiunto le edicole delle vittime del nazifascismo: Armando Ottaviano, Angelo Cianciosi, Antonio Cieri, Leonardo Umile per commemorarle e deporre un omaggio floreale.
Il lungo corteo accompagnato dalla Banda di Vasto ha in seguito raggiunto piazza Caprioli al Monumento dei Caduti di tutte le guerre, il Cippo ai Caduti del mare in via Adriatica e infine Piazza Brigata Maiella.
"Oggi festeggiamo la Resistenza, quel âmiracolo democraticoâ che seppe portarci fuori dal tragico ventennio di dittatura fascista, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Oggi ogni italiano è chiamato a celebrare la dignità della propria libertà . Ascendere in piazza perché nessuno può, o vuole, dimenticare il sacrificio di migliaia di italiani, caduti per assicurare la libertà a tutti gli altri. Siamo qui riuniti a celebrare i nostri valori, i valori della Repubblica Italiana. Guai però a considerarli acquisiti una volta per sempre. Essi sono continuamente minacciati da gruppi e organizzazioni populiste, che, soprattutto oggi, si cimentano nellâallontanarci gli uni dagli altri, ripristinando barriere di diffidenza e di odio che credevamo di aver definitivamente superato. Serve, perciò, una battaglia anzitutto culturaleâ, ha detto Menna.
Il sindaco ha concluso il suo intervento con le parole le parole che Piero Calamandrei rivolse ai giovani, a Milano, dieci anni dopo la Liberazione. Era un discorso sulle origini della nostra Costituzione, di cui questâanno celebriamo il 75° anniversario dellâentrata in vigore.
âSe volete andare in pellegrinaggio â disse Calamandrei â nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità , andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzioneâ. Sono parole che facciamo nostre mentre celebriamo la Festa della Liberazione, con il cuore e lâazione rivolti al futuro di un Italia libera e democratica.
Viva la Resistenza! Viva la Repubblica! Viva lâItalia!"
Domenico Cavacini, presidente della Sezione di Vasto dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, ha ricordato il contributo che ha dato alla Liberazione, la Resistenza degli abruzzesi, imbracciando le armi e âin questa piazza - ha sottolineato - si ricorda la Brigata Maiella insignita della Medaglia dâOro al valor militare e attraverso il sostegno, la copertura e lâaiuto avuto soprattutto dalle donne ai partigianiâ.