Il terremoto in Molise di qualche giorno fa che ha coinvolto anche lâAbruzzo ha riportato tante persone indietro nel tempo. A quel tragico 6 aprile 2009 quando il movimento sismico causò la morte di 309 persone. Non può essere che un terremoto sia come giocare al Play Six nei siti autorizzati online, in cui bisogna puntare sulla fortuna, sulla buona sorte, sullâintuito e su tutte quelle condizioni necessarie per vincere al gioco.
Il terremoto non può essere un terno al lotto. Ma deve essere un qualcosa che può provocare solo spavento. Le soluzioni ci sono, basta applicarle.
Evitare gli abusi edilizi
Dagli anni â60 fino agli anni â90 si è assistito a una urbanizzazione selvaggia di tutte le zone dâItalia. Chi più e chi meno, interi territori sono stati âcopertiâ da soluzioni abitative spesso costruite senza alcun criterio. La politica è stata in silenzio per non inimicarsi possibili voti, il cambiamento climatico ancora non era così evidente e, soprattutto, le leggi erano così permissive che praticamente, poi, tutti, sia ex che ante post, si sono viste sanate le proprie condizioni.
Ecco, questo è un aspetto molto importante: devono terminare gli abusi edilizi. Non ce lo possiamo più permettere. Câè da dire, però, che rispetto agli anni scorsi, costruire violando le regole oggi è più difficile perché la soglia di attenzione si è alzata notevolmente. Del resto, con le tante tragedie non poteva essere altrimenti.
Sperando davvero che non sia troppo tardi.
Sostenere un progetto di riqualificazione a lunga durata
Dando per scontato che si dovrà costruire solo a norma di legge e nei posti dove le norme lo permettono, è fondamentale, adesso, salvaguardare tutte quelle abitazioni che, sulla carta, non potrebbero reggersi dopo un terremoto di media portata.
Far evacuare così, di punto in bianco, i cittadini non è certamente semplice né, in alcuni casi, opportuno. Per questo, anche con gli eventuali fondi del PNRR, è importante avviare un progetto di riqualificazione di tutti quegli immobili che sono a rischio crollo.
In modo da evitare le lacrime per altre vite spezzate. Magari non porterà voti nellâimmediato ma, come diceva Alcide De Gasperi, bisogna pensare alle prossime generazioni.
Prevenzione prima di tutto
Questo sembra un aspetto che, finalmente, sta prendendo piede. Sembrano lontani i tempi di quando, prima del terremoto del 6 aprile 2009, gli esperti rassicuravano i cittadini dellâAquila. Purtroppo, avevano torto, peccando di estrema leggerezza. Una leggerezza che oggi sembra non esserci più e, ogniqualvolta si verifica un fenomeno estremo, si invita subito alla prudenza.
Non accade solo con i terremoti ma anche, ad esempio, con le piogge battenti, i venti forti e la grandine. Quindi, bisogna continuare su questa strada perché la prevenzione è importante. Se oggi i terremoti non si possono ancora prevedere con esattezza, lâunica arma che si ha per tutelare tutti è la prevenzione. Anche, magari, se si tratta di sacrificare qualcosa della nostra vita, come trascorrere una notte fuori a dormire in auto.