La Testimone di Giustizia Piera Aiello, tra le 100 donne più influenti al mondo, ha incontrato i ragazzi del Comprensivo 1 Spataro Paolucci
Sabato 25 febbraio alle ore 10,00 presso il Teatro Madonna dellâAsilo per approfondire la cultura della legalità . Vive ancora oggi vive sotto scorta per avere avuto il coraggio di denunciare l'appartenenza alla mafia della famiglia di suo marito, Nicola Atria, figlio del boss mafioso Vito. La sua è stata una testimonianza forte, intensa, in ricordo del matrimonio di âmafiaâ forzato allâetà di 18 anni, lâomicidio del marito davanti ai suoi occhi, la ribellione alla famiglia insieme alla cognata Rita Atria e la collaborazione con il Giudice Borsellino. âPer me,â ha raccontato Piera Aiello, âPaolo Borsellino non rappresentò solo il magistrato che si occupava di ascoltarmi, ma diventò un amico, un padre a cui aggrapparsi nei tantissimi momenti di sconfortoâ
âVogliamo portare avanti la nostra alleanza educativa contro la criminalità organizzataâ ha detto il Dirigente Scolastico del Comprensivo 1 Spataro Paolucci, la prof.ssa Eufrasia Fonzo, accogliendo Piera Aiello in una sala gremita di ragazzi, insieme alla prof.ssa Stefania Di Marco del Comprensivo 2 Rossetti. Hanno testimoniato che le scuole di Vasto vogliono essere insieme in questa lotta contro ogni forma di illegalità unendo le forze per essere un presidio di legalità sul territorio, un segno forte e tangibile alla città .
Nellâevento, organizzato dai docenti Annamaria Dantes, Natalia DâAddiego e Marta Mancino del Comprensivo 1 di Vasto, ha partecipato la giornalista Rosanna Pagliaroli che ha moderato lâincontro e Massimiliano Travaglini, Coordinatore dellâAbruzzo e Molise del gruppo Agende Rosse âFalcone e Borsellinoâ Abruzzo- Chieti, movimento fortemente voluto da Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo morto nella strage di via DâAmelio il 19 luglio 1992.
Presenti allâevento lâassessore comunale allâIstruzione, Anna Bosco, lâonorevole Carmela Grippa, il vicequestore aggiunto della polizia di Stato, Fabio Capaldo e la vice sovrintendente Paola Santacroce, il capitano della compagnia dei carabinieri, Domenico Signa, don Massimiliano della chiesa dei Salesiani-Don Bosco, Teresa di Santo, presidente di Emily Abruzzo e rappresentanti delle associazioni dâarma, carabinieri in congedo e dellâaeronautica. E poi tantissimi studenti, docenti e familiari.
Piera Aiello ha raccontato la sua storia, con grande intensità con la massima attenzione dei ragazzi. Da 30 anni incontra i ragazzi e condivide la sua esperienza. âSe denunciâ, mi aveva detto Borsellino, âdevi andare via dal tuo paese e cominciare una nuova vita e dal 30/07/1991 sono diventata la prima donna testimone di giustizia, sono andata in una località protetta con la bambina di soli 2 anni, io avevo solo 23 anni. La cosa importante è promuovere la Cultura della legalità . Rita ha scritto: âAndate tra i ragazzi e dite che fuori câè un mondo di cose belle e le cose vereâ. Molti ragazzi la bellezza della verità , della giustizia, della legalità , molto spesso non la comprendono, non câè nessuno che parli, che li attenzioni. Viviamo in un mondo troppo veloce, i ragazzi sono troppo distratti da tante cose di cui si potrebbe fare a meno. Dobbiamo convincerli ad accendere i computer e i telefonini per informarsi per vedere la bellezza di queste parole, la legalità , sulla verità , la giustizia e il rispetto. Dobbiamo risvegliare la curiosità dei ragazzi.â
âUna testimonianza quella di Piera Aielloâ, ha commentato lâassessore Anna Bosco, âforte e significativa che ha trasmesso ai ragazzi il messaggio che delle scelte di coraggio non ci si pente mai nella vita e che bisogna quotidianamente impegnarsi a combattere per la giustizia.â
âPromisi come cittadinoâ, ha raccontato Massimiliano Travaglini, âdi fare qualcosa dopo aver conosciuto nel 2007 Salvatore Borsellino. Da lì il desiderio di ricordare Borsellino e la sua agenda che quell'anno nel 1992 era rossa. La utilizzò senza mai separarsene nel periodo compreso tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio, stragi ancora avvolte nel mistero. In nostro obiettivo è quello di parlare alle scuole, ai ragazzi per la conoscenza di ciò che è accaduto, per mantenere viva la memoria ma anche per costruire insieme un presente e futuro di lotta alle mafie.â
"Non è necessario essere eroi. Basta fare la nostra parte ogni giorno e non ci sarebbe bisogno di nessun testimoneâ. Piera Aiello