à stata inaugurata il 20 gennaio a Palazzo dâAvalos la mostra dal titolo Leonardo da Vinci in De Divina Proportione che rimarrà a Vasto fino al 3 maggio 2023. Consente di ammirare lâesposizione di un certo numero di solidi geometrici, ricavati dai disegni riportati nellâopera di Luca Pacioli e disegnati, allâepoca della stesura del manoscritto, proprio da Leonardo Da Vinci.
All'importante appuntamento hanno preso parte il sindaco Francesco Menna e gli assessori Nicola Della Gatta, Anna Bosco e Paola Cianci insieme al consigliere comunale Luigi Marcello, al Curatore scientifico del Museo MUMEC di Arezzo Prof. Fausto Casi e dalla direttrice del MUMEC di Arezzo dr.ssa Valentina Casi.
L'evento è stato organizzato dallâassociazione Culturale âOltre Confineâ con il patrocinio del Comune di Vasto e la collaborazione del museo MUMEC di Arezzo.
âLeonardo in âDe Divina Proportioneâ è un evento culturale che ha il valore della scommessa per Vasto e per il nostro Palazzo d'Avalos.â Commenta lâassessore Nicola Della Gatta. âUn'esposizione rivolta, in primo luogo, alle comunità scolastiche della Città e del territorio. Leonardo è stato un indagatore del reale coraggioso, multiforme, instancabile, mai pago di conoscere e capire. Un esempio a cui ispirarci nell'epoca della suggestione del sapere: pensiamo di possedere la conoscenza, ma di fronte alla sua vita ci accorgiamo di essere superficiali e distratti comparse. La Cultura è l'unica forza che ci dona l'opportunità di essere pienamente umani.â
De Divina Proportione è il trattato scritto dal frate francescano e matematico Luca Pacioli (Borgo San SeÂpolcro 1445 ca â Venezia 1514 o 1517), una delle menti più brillanti e famose del Rinascimento. Eâ un codice in pergamena, in elegante scrittura umanistica, di 130 fogli, e reca la data del 14 dicembre 1498. Ha come argomento centrale lo stuÂdio della sezione aurea, cioè il modulo matematico attraverso il quale una quantità qualsiasi si può dividere in due parti diverse in modo che la più piccola stia alla maggiore come questa sta alla quantità intera. Questa proporzione è divina perché è una e trina, dato che vincola al suo interno tre elementi. Già i matematici dellâantichità classica e i filosofi greci erano rimasti affascinati da questa curiosa proporzione, che sembrava riflettere in sé la perfezione e lâarmonia divina. Di qui lâuso delÂlâaggettivo âdivinaâ per indicare la âproporzioneâ che regola queÂsto singolare rapporto.
E fu proprio Leonardo da Vinci, che alla fine del QuattroÂcento si incontrò a Milano con Luca Pacioli alla corte di LudoviÂco il Moro, a lasciarci la prova visibile di come lâapplicazione delÂla sezione aurea alla geometria solida potesse diventare occasioÂne per creare una splendida opera dâarte. Infatti, il frate matemaÂtico commissionò direttamente al grande maestro fiorentino una serie di tavole con i disegni acquerellati di sessanta solidi costruiti a partire dalla sezione aurea: grazie al gioco della prospettiva e dei colori, ne derivò unâaffascinante serie di figure geometriche tutte accomunate dallâidea della perfezione. Lâeffetto finale e complessivo è quello di una âgalleriaâ di immagini, quasi irreali nella loro perfezione.
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Biglietteria di Palazzo D'Avalos