Per tutti i bambini da 0 a tre anni dal 1° settembre è previsto il rientro allâasilo nido.
Fino a qualche anno fa era opinione comune che i bambini dovessero restare il più possibile a casa; quindi, coccolati da genitori e nonni o la tata quando era possibile permettersela. Sono molti gli studi che indicano lâimportanza dei primi 1000 giorni di vita e lâasilo nido può considerarsi come unâimportante tappa dellâevoluzione, che aiuta a staccare il cordone ombelicale e rende il figlio più sicuro e determinato.
Si riscontrano infatti sensibili differenze tra bambini che hanno frequentato il nido e bambini che invece sono rimasti a casa almeno fino a 3 anni di età .
Gli studi svolti in tutto il mondo, e anche in Europa, offrono un quadro piuttosto importante, infatti, appare evidente dalle ricerche che i bambini che hanno frequentato lâasilo nido hanno maggiori possibilità nella vita di affermarsi, questo perché gli vengono forniti strumenti per la conoscenza di sé e del mondo che li circonda. Questo avviene perché i bambini hanno, grazie a questa esperienza, un maggior successo scolastico e un maggior successo individuale.
Dagli studi è emerso che essere affidati allâasilo nido consente al bambino una migliore socializzazione e soprattutto vi sono stimoli sensoriali adatti allâetà evolutiva. I bambini che rimangono a casa hanno meno stimoli, tendono a isolarsi, socializzano con più fatica. La frequenza allâasilo nido migliora le competenze linguistiche, sviluppa le esperienze sensoriali,
La cosa importante è approcciarsi con maestre e personale, capire la loro formazione, quanti bambini vengono tenuti in aula e quali sono le strutture di cui lâasilo stesso può avvalersi, tra cui sale gioco sicuri, eventuale presenza di giardino per attività allâaperto e tutto ciò che può trasformare lâesperienza dellâasilo nido in un momento di formazione e serenità .