Transizione ecologica, attenzione allâambiente e alle risorse. Sono temi che, negli ultimi anni e ancor di più in questi mesi, stanno irrompendo nel dibattito pubblico. Temi considerati fondamentali e vitali. LâUnione Europea, in realtà già da decenni, li considera colonne importanti dellâazione comune. E uno dei pilastri delle strategie e delle politiche in campo ambientale sono i rifiuti. Il loro corretto smaltimento permette di rendere lâambiente più pulito e meno inquinato. Rifiuti considerati risorse e non solo scarti da gettare. à il concetto alla base della direttiva europea, che ha plasmato le gestioni nei vari Stati, 98/2008 che punta alla realizzazione di una âsocietà del ricicloâ
Il vastese è stato pioniere nel campo con la creazione, a fine ottanta, del primo consorzio pubblico tra comuni per la gestione dei rifiuti: il Civeta. In questi mesi il futuro del Civeta è tornato ad essere tema di stringente ed importante attualità : secondo lâarticolo 5 dello Statuto âla durata del Consorzio di 20 (venti)anni, salvo la possibilità di proroga da parte dellâAssemblea, e cessa per esaurimento dei suoi finiâ, è quindi necessario prorogarne lâesistenza e valutare attentamente il futuro destino. Il commissario straordinario ha proposto nei mesi scorsi ai comuni la trasformazione del Consorzio in una società di capitali, per la gestione delciclo integrato dei rifiuti secondo il modello dellâin house providing. Ovvero la possibilità , la cui disciplina dettata dalle Direttive UE nn. 23, 24 e 25 del 2014 è stata recepita nellâordinamento con il nuovo Codice degli appalti e delle concessioni(D.Lsg. 50/2016), di autoproduzione di beni, servizi e lavori al posto di rivolgersi a soggetti terzi con procedure di evidenza pubblica. Nelle scorse settimane è stata approvata dalla Regione Abruzzo una risoluzione presentata dai consiglieri regionali Manuele Marcovecchio, presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture, e Mauro Febbo che dà âindirizzo al Commissario Straordinario del Civeta affinché provveda alla trasformazione del medesimo Ente-Azienda speciale consortile in C.I.V.E.T.A s.r.l., società in house a capitale interamente pubblicoâ.
I sindaci di Monteodorisio, Casalbordino, Pollutri e Villalfonsina hanno espresso la loro posizione sulle prospettive future del Civeta già in occasione dellâinsediamento della sindaca di San Salvo Emanuela De Nicolis con una conferenza stampa congiunta. Una posizione favorevole alla trasformazione e necessità di un approfondimento giuridico e sullo âstato reale finanziario del consorzio e la presenza di debiti perché, se ci sono, dovremmo imputarli sui nostri bilanci comunaliâ disse il sindaco di Villalfonsina Mimmo Budano. Una posizione che questi comuni, San Salvo e Scerni stanno ribadendo in questi giorni con delibere di consiglio comunale. Allâinizio di questa settimana si è espresso, con voto allâunanimità , il consiglio comunale di Casalbordino. La delibera, che riprende la posizione espressa a luglio e in totale sinergia con le delibere di San Salvo, Villalfonsina, Pollutri, Scerni e Monteodorisio, dopo aver ricostruito tutta la cronistoria delle vicende del consorzio Civeta formula alcune proposte:
1. di dare atto che lâAmministrazione comunale di Casalbordino intende partecipare quale socio alla costituenda società di capitali derivante dalla trasformazione societaria del Consorzio Intercomunale del Vastese Ecologia eTutela dellâAmbiente (CIVETA), di cui questo Comune è socio fondatore;
2. al fine di effettuare una scelta consapevole in relazione agli aspetti tecnici efinanziari, di dare mandato al Sindaco p.t. affinché formuli espressa richiesta al Commissario straordinario del CIVETA di fornire entro il termine del 30settembre 2022:
- una relazione dettagliata della situazione economico finanziaria e patrimoniale del Consorzio CIVETA, comprensiva della perizia di stima del patrimonio aziendale, anche avvalendosi di apposito advisor contabile ed acquisendo una due diligence che consenta di identificare e valutare eventuali rischi connessi allâoperazione societaria;
- una relazione illustrativa, con annesso piano economico finanziario ai sensi dellâart. 5. Comma 1, del D.lgs. 175/2016;
- un parere legale pro veritate in ordine alla trasformazione societaria del CIVETA che tenga conto di tutti gli aspetti, anche contabili e patrimoniali, dellâoperazione societaria, alla luce dellanormativa vigente in materia di società partecipate dalle amministrazioni pubbliche locali;
- lo schema dellâatto costitutivo e dello Statuto della costituenda società partecipata;
- lo schema del Contratto di servizio regolante i rapporti intercorrenti tra lâEnte e la costituenda società partecipata oltre che le modalità di gestione del ciclo dei rifiuti;
3. di formulare apposito atto di indirizzo alla Regione Abruzzo e al Commissario straordinario del CIVETA affinché venga disposta la proroga della durata del Consorzio stesso, ai sensi dellâart.5 dello Statuto consortile e dellâart. 4 della Convenzione rep. 7133 del 24/10/2002, per il tempo necessario allâacquisizione della documentazione amministrativa e contabile, come elencata al precedentepunto 2, e nei limiti consentiti dalla vigente normativa.