âDare in concessione ai privati le aree di risulta della Via Verde, renderà quella infrastruttura simile a qualunque altro lungomare, minandone il valore attrattivoâ.
Il Comitato Arci di Chieti prende posizione dopo lâapprovazione in consiglio provinciale dellâatto di indirizzo sulle modalità di rilascio delle concessioni per lâoccupazione temporanea degli spazi pubblici e relativo tariffario con lâobiettivo di âsupportare le attività imprenditoriali e lâeconomia localeâ. Si tratta di un provvedimento che la Provincia ritiene ânecessario per far fronte alle molteplici richieste pervenute dalle attività produttive del territorioâ, ma che ha fatto storcere il naso allâassociazione guidata da Nicola Salvatorelli, uno dei sodalizi aderenti al coordinamento TuViva, a tutela della Via Verde.
âIl valore attrattivo di quella infrastruttura è dovuto allâaspetto paesaggistico e naturalistico concentrati nelle aree di risultaâ, attacca Salvatorelli, âcioè di quelle aree oggi di proprietà della Provincia che si sono preservate perché non hanno subito fenomeni di urbanizzazione. Alienare questi aspetti vuol dire togliere alla Via Verde il suo maggior valore. La delibera approvata dal consiglio provinciale non solo non va nella direzione della tutela, ma fa capire lâindirizzo dellâattuale amministrazione provinciale la quale non fa altro che allinearsi alla proposta di regolamento della precedente giunta guidata da Mario Pupillo. Il provvedimento approvatoâ, continua il presidente del Comitato Arci di Chieti, â sembra quasi un invito allâassalto della diligenza, con una indicazione che ricorda una politica nefasta del passato che così si può sintetizzare âmetti un piede dentro, che poi entrerai con tutta la gambaâ .
Ci viene da chiedere: quali sono le regole per queste concessioni temporanee? Quali le destinazioni dâuso ? E soprattutto che fine ha fatto la legge regionale n.5 del 30 marzo 2007 che preclude ogni attività di trasformazione diversa dalla destinazione a verde sulle aree dismesse dellâex tracciato ferroviario lungo il tratto litoraneo da Ortona e Vasto? Dare quei terreni in concessione ai privati renderà la Via Verde simile a qualunque altro lungomare, minandone lâaspetto paesaggistico e naturalisticoâ, conclude Salvatorelli, la cui visione è decisamente contrapposta a quella dellâamministrazione provinciale.
Per il presidente Francesco Menna si tratta di un provvedimento âper la tutela e la promozione della Via Verde e per far fronte anche alle molteplici richieste ricevute per il rilascio delle concessioni di spazi pubblici a garanzia dello svolgimento delle attività commerciali, ludiche, turistiche e sportiveâ.