Si è tenuto ieri mattina, nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica, in Piazza della Minerva a Roma, il convegno dal titolo âLa via del Turismo delle Radici o di Ritorno. Rigenerare le comunità attraverso la formazioneâ.
Terzo appuntamento a tema âTurismo delle radiciâ dopo la prima riunione tenutasi a San Salvo, alla presenza del Senatore Girotto, e la seconda svoltasi presso lâUniversità dâAnnunzio di Chieti con il prof. Agustoni. A presenziare in qualità di relatori il Senatore Gianluca Castaldi, Componente XIV Commissione Senato della Repubblica, Fabio Travaglini, formatore e segretario generale AICCRE Abruzzo, Lorenzo Coia, Presidente dellâAssociazione Molise 20.30, Pietro Zocconali, presidente dellâAssociazione sociologi, Nicola Dario, assistente parlamentare e presidente dellâAssociazione di promozione sociale Energie per le Radici per il PNRR e lo sviluppo delle comunità , lâOnorevole Angelo Sollazzo, Presidente della Confederazione Italiani del mondo e le Prof.sse Lucia Vitiello, dirigente scolastico emerito, e Sonia Ferrari, docente di Marketing turistico Unicalabria.
Presenti, oltre agli attori del mondo scolastico â professori e studenti â tredici amministratori, tra cui sindaci, vicesindaci, assessori, consiglieri di maggioranza e minoranza, di alcuni comuni abruzzesi e molisani.
Tra questi anche il Comune di Cupello, uno dei soci dellâAPS citata, rappresentato da una nutrita delegazione che ha visto la presenza dellâAssessore alle Politiche Sociali Giuliana Chioli e di una parte del gruppo di giovani ricercatori della Biblioteca Comunale del paese, giovani che hanno vissuto questa esperienza come diretta continuazione dellâattento lavoro di studio iniziato mesi fa, incentrato proprio sulle âradiciâ e sul Turismo del Ritorno passando attraverso le ricerche genealogiche effettuate presso gli Archivi comunali del Comune. Con loro anche Angela Menna, Consigliere comunale della vicina Monteodorisio.
Lâimportanza del rimanere radicati al proprio territorio, un nuovo tipo di turismo legato alla discendenza, il significato dellââabitare in maniera attiva e creativaâ i territori: sono stati questi alcuni dei temi di cui si è discusso durante la mattinata di ieri, nel corso degli interventi dei relatori, mediati da Orazio Di Stefano, Presidente dellâAssociazione Sociologi.
à il sen. Gianluca Castaldi a dare avvio al convegno: âLe persone italiane nel mondo hanno grande passione e orgoglio verso il nostro Paese: il turismo delle radici deve sfruttare questa cosa.â afferma, facendo presente come nel Piano Strategico nazionale 2017/2020 ci sia la sezione âTurismo delle radiciâ e sottolineando quanto il turismo stia cambiando e quanto sia necessario modificare lâapproccio politico a questa questione e valorizzare il patrimonio culturale, di inestimabile ricchezza.
âIl turismo è cambiatoâ: gli fa eco Fabio Travaglini che, parlando di âitalici e non italiani allâesteroâ, anche se non sono iscritti allâanagrafe italiana e hanno perso il collegamento diretto degli avi, identifica nel Turismo delle Radici âuno strumento potentissimo per collegare i nostri territori con le comunità degli abruzzesi e molisani nel mondo [â¦] uno stimolo a riqualificare i nostri borghi e le nostre destinazioni ed a potenziare i sistemi della formazione insieme alle scuole ed alle Università .â
La stessa idea di Turismo delle radici come mezzo da utilizzare per la riqualificazione urbana e del territorio è alla base dellâintervento di Lorenzo Coia che, dati circa la popolazione molisana alla mano (il numero di abitanti del Molise, pari a 300.000, è sceso perché in media 18 persone vanno via dalla Regione), auspica una inversione di tendenza con la speranza di âcreare occasioni nuoveâ.
âSi apre una fase nuova fondata su reti di coesione territoriale, partendo dalle persone, dallâAps dalle loro relazioni, dalla volontà di essere comunità â: esordisce in questo modo Nicola Dario, Presidente dellâAssociazione di Promozione Sociale âEnergie per le radiciâ di cui fa parte anche il Comune di Cupello, uno di quelli che lui definisce âpiccoli Paesiâ in cui è necessario âfar emergere ciò che rimane e farlo crescereâ laddove le persone vanno via.
E definisce un âgrande passo avantiâ quello avvenuto il 10 febbraio con la firma del protocollo tra il Ministero della cultura e il ministero degli esteri per lâavvio del Progetto del PNRR dedicato al âTurismo delle Radiciâ: âNel PNNR si vuole accompagnare la formazione, la creazione di itinerari, e favorire lâaccoglienza e lâospitalità delle comunità estere.â dichiara, sottolineando lâimportanza di capire come meglio offrire al âturista delle radiciâ, un turista âdi nicchiaâ, con âesigenze specificheâ e che vuole rafforzare il legame con le radici - il âproprio prodottoâ che si qualifica come uno dei migliori che però gli italiani stentano a riuscire a offrire. Dal suo intervento emerge come fondamentale anche il ruolo della socioterapia senile per gli anziani delle comunità .
Nellâottica di un potenziamento dei sistemi di formazione inerenti il âTurismo delle Radiciâ, rientra lâintervento della prof.ssa Lucia Vitiello, dirigente scolastico dellâIstituto Omnicomprensivo Agrario di Riccia. Illustrando il lavoro svolto in qualità di scuola destinataria di una proposta sul Turismo delle radici, una scuola che sta inserendo nel proprio piano di studio la âmateriaâ, ha sottolineato il valore della formazione in tale ambito, formazione che ha previsto, dal 13 al 15 luglio 2021, una âTre giorniâ di studio inerente la macro e micro storia del paese (emigrazione locale e nazionale) e ricerche genealogiche.
Ma come si configura il âTurista delle radiciâ?: per rispondere a tale domanda la prof.ssa Sonia Ferrari, intervenuta dopo la prof.ssa Vitiello, ha dato vita a una ricerca per capire, esattamente, lo stile del turista delle radici in modo da adattare poi lâofferta, ricerca che ha portato alla realizzazione di unâintervista a unâArgentina di origini italiane che racconta il proprio essere turista delle radici, video che presto verrà pubblicato sul sito del ministero.
à condensato in un video relativo allâesperienza del CRAM (il Consiglio Regionale Abruzzo nel Mondo) avente come scopo quello di far conoscere le piccole realtà abruzzesi, lâintervento di Pietro Smargiassi, Consigliere Regionale Abruzzo attualmente presente allâExpo di Dubai in qualità di rappresentante della Regione.
Infine, è attorno ai piccoli borghi e al loro valore nellâambito del Turismo delle radici, che ruota lâinterveto dellâOnorevole Angelo Sollazzo. Dopo aver riportato dati relativi al numero dei cittadini italiani iscritti allâAire (6 milioni e 400 mila, 10% del totale, numeri significativi, sarebbe la seconda regione italiana dopo la Lombardiaâ), afferma infatti che: âI turisti delle radici vogliono conoscere non le città grandi italiane, ma i piccoli borghi, lâentroterra siciliano, calabreseâ¦â e aggiunge come sia meglio parlare di âturismo del ritornoâ. Motivo per cui sottolinea proprio come si debba ârilanciare i borghi e ristrutturare le caseâ che molti italiani hanno al loro interno.
Dunque una mattinata intensa e densa di stimoli e riflessioni finalizzati a promuovere la conoscenza della storie delle proprie terre, delle proprie famiglie, radici e origini, a cui è seguita, nel pomeriggio, la visita della delegazione a Palazzo Madama.