âAi governanti e a quanti hanno responsabilità politiche e sociali, ai pastori e agli animatori delle comunità ecclesiali, come pure a tutti gli uomini e le donne di buona volontà , faccio appello affinché insieme camminiamo su queste tre strade: il dialogo tra le generazioni, lâeducazione e il lavoro. Con coraggio e creatività . E che siano sempre più numerosi coloro che, senza far rumore, con umiltà e tenacia, si fanno giorno per giorno artigiani di pace. E che sempre li preceda e li accompagni la benedizione del Dio della pace!â: si chiude con queste parole che diventano quasi unâinvestitura per ognuno di noi, il messaggio di Papa Francesco per la 55^ Giornata mondiale della Pace che ricorre oggi, 1 gennaio 2022, come ogni anno dal 1968.
Voluta e istituita in origine da Papa Paolo VI, alla base di quello che fu il suo messaggio per la prima Giornata vi era il desiderio e lâaugurio che fosse âla Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenireâ, augurio che vede come diretti destinatari e interlocutori gli stessi che cita oggi Papa Francesco: âi Popoli, i loro Governanti, gli Enti internazionali che attendono a conservare la pace nel mondo, le Istituzioni religiose, i Movimenti culturali, politici e sociali, la Gioventùâ.
Dunque tutti noi siamo chiamati, come âarchitettiâ e âartigianiâ, a edificare una quotidianità e un mondo più pacifici âa partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con lâambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Statiâ. E per fare ciò il Pontefice individua tre vie per la costruzione di una pace che sia davvero duratura: âAnzitutto, il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi. In secondo luogo, lâeducazione, come fattore di libertà , responsabilità e sviluppo. Infine, il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana.â Sono questi gli elementi definiti come âimprescindibiliâ al fine di creare un vero e proprio âpatto socialeâ che garantisca una pace di lunga durata.
La parola dâordine della giornata di oggi, primo dellâanno, è quella che ricorre per tutto il mese se pensiamo allâAzione Cattolica per la quale quello di gennaio, âmese della paceâ, rappresenta un vero e proprio âpresidioâ associativo, come viene definito sul sito della stessa (https://azionecattolica.it).
Riservando uno sguardo attento a questa risorsa online, ci colpisce lâiniziativa promossa in occasione della Giornata della Pace di questâanno, âRicuciamo la paceâ, che, in linea con quanto affermato dal Santo Padre, âvuole aiutare ciascuno di noi a guardare alla realtà che ci circonda e a quella mondiale con lâocchio di chi si fa attento ai bisogni â soprattutto il bisogno di pace â e, nel contempo, riesce a scorgere il bene, il bello laddove esso si manifestaâ.
E proprio di questo, e del messaggio di cui si fa portavoce, abbiamo parlato con il Consiglio dellâAzione Cattolica di Cupello, associazione molto attiva sul territorio, chiedendo come i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti e gli educatori stessi si siano preparati a vivere questa âfestaâ e, più in generale, tutto il mese.
Con tanta nostalgia ci hanno raccontato dellâultimo evento organizzato prima del blocco delle attività dovute alla pandemia da Covid-19 (evento ancora âa volto scopertoâ dalla mascherina, prima che questa diventasse onnipresente in ogni momento delle nostre giornate): esattamente la Festa della Pace 2020, una festa parrocchiale sul modello della grande festa diocesana che, fino a prima della pandemia, lâAzione cattolica organizzava come punto di incontro e partenza in vista del nuovo anno, festa questa in cui spesso erano presenti anche ospiti di un certo calibro per parlare e portare la propria testimonianza in tema di pace ed eventi pacifici promossi e durante la quale era possibile, attraverso gemellaggi, incontrare e condividere, con persone di altri Paesi, gli stessi pensieri e momenti proprio allâinsegna della armonia, come accaduto con il gemellaggio tra lâAlbania e la diocesi di Chieti-Vasto di cui ci riferiscono.
Tra malinconia e voglia di speranza e ripartenza, scopriamo così che tutto il mese di gennaio era dedicato allâorganizzazione di questa âgrande Festaâ, durante la quale, a livello parrocchiale o interparrocchiale, come dimostrano le foto di repertorio che ci hanno fornito, si ricreava quanto accadeva a livello nazionale, organizzando una marcia della pace che conduceva ognuno nel luogo dove si teneva poi la festa vera e propria e dove si svolgevano le attività incentrate sui temi trattati durante tutto il mese di preparazione. âNellâultima Festa della Pace, a Cupello, abbiamo organizzato la marcia partendo dalla parrocchia fino a giungere al centro pastorale del paese (ndR: Betania) dove successivamente abbiamo dato inizio ai festeggiamentiâ ci raccontano con lâorgoglio e la passione di chi crede fortemente in questi ideali, sottolineando il concetto di âmarciaâ collegato al ârichiamo dellâuomo che si incammina per creare un mondo di paceâ e facendo emergere il senso dellâazione, alla base dell'AC; ideali che tutti dovremmo fare un pò nostri per riuscire a portare avanti lâincarico che idealmente Papa Francesco assegna ad ognuno di noi.
Spostando il focus della chiacchierata sul tempo presente, chiediamo come si sono preparati e ci restituiscono una risposta che, purtroppo, immaginiamo e sentiamo spesso in questo periodo: âa causa delle condizioni attuali legate alla pandemia, oltre alla preghiera costante in chiesa, purtroppo non possiamo fare molto e le attività al momento sono ridotte e ancora più lontana è lâidea di una festa in cui condividere momenti di vicinanza.â dicono, assicurando però che negli incontri con i ragazzi sarà costante la discussione e lâorganizzazione di attività legate a quello che è il tema annuale 2021/2022 dellâAzione Cattolica, definito a livello nazionale e declinato nei vari gruppi e sezioni in base a età e realtà territoriale, âSu misura per te!â.
Il concetto alla base vede Gesù che, come un sarto, un artigiano, âda un pezzo di stoffa crea su misura un abito unicoâ, mettendo insieme tutte âle coseâ e le diversità /unicità di ciascuno âper far sì che il risultato finale si adatti perfettamente alla persona che lo indosserà e parli di leiâ, dando quindi importanza allâassemblare bene e con cura il tutto per creare qualcosa di irripetibile.
âVisto il momento storico che stiamo vivendo, abbiamo incentrato molto la discussione anche sullâidea del âRicucire la Speranzaâ per ripartire al meglioâ concludono: una missione che speriamo trovi piena realizzazione e dia forza a tutti in un giorno come questo in cui tutti, chi più chi meno, siamo dediti alla dichiarazione di âbuoni propositiâ per il nuovo anno che ci aspetta.