Si è svolta nella giornata di martedì 26 ottobre la visita della classe IV della Scuola Primaria di Via Verdi Istituto Comprensivo âGianni Rodariâ allâOleificio Cilli a San Salvo. Abbiamo così colto lâoccasione di unire la dinamicità di una visita scolastica, ricca di entusiasmo e curiosità che i bambini più di tutti sanno infondere, ad unâintervista più approfondita con Simone Cilli per cogliere il lavoro familiare ed aziendale che mantiene la struttura, non solo fisica, dellâOleificio.
Facendo riferimento a numerosi studi attualmente in corso nel Nord Europa, i quali riconoscono allâolio dâoliva proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e lenitive, capacità di contrastare il colesterolo in quanto contenente grassi insaturi (i cosiddetti âgrassi buoniâ), capacità curative per la flora intestinale e migliorative per la pressione arteriosa, Simone racconta lâimportanza di rivalutare le proprietà salutistiche di questo alimento cardine della dieta mediterranea, che accompagna da secoli le popolazioni italiche e contribuisce con le sue qualità ad un concetto di alimentazione sana ed equilibrata. Lâintenzione è quella di promuovere un olio che non sia solamente condimento dei cibi ma sia valutato come alimento a sé che possa essere degustato per apprezzarne le qualità organolettiche. Lâattività della famiglia Cilli nasce nel 1954, principalmente nei settori del giardinaggio e dellâagricoltura. Lâinteresse per gli ulivi nasce più recentemente, allâincirca un decennio fa, e si colloca in una lunga tradizione di coltivazione che sfrutta la dote naturale di autoinnestarsi degli alberi dâulivo; ciò ci permette, a tuttâoggi, di vantare in Abruzzo uliveti con esemplari di finanche 800 anni. Su questa tradizione si sviluppa lâinnovazione della famiglia Cilli: con le due varietà Gentile e Nebbio, dalle particolari e specifiche caratteristiche aromatiche, la tecnica utilizzata è quella intensiva a filari con un particolare tipo di potatura, ciò permette di impiegare in maniera eccellente il suolo e le potenzialità dellâulivo stesso al fine di avere buoni risultati nel tempo di 3 anni, a scapito dei soliti 5-6, senza interferire eccessivamente nella spontaneità del ciclo naturale e garantendo un adeguato equilibrio.
I macchinari utilizzati sono di ultima generazione, la molitura avviene a freddo per non intaccare le proprietà delle olive, le quali vengono trattate nel giro di pochissime ore dalla raccolta senza essere mai conservate precedentemente in frigo. Per questi motivi, nella stagione dellâolio il lavoro è denso ed incessante, seppur soddisfacente in quanto lâOleificio risulta essere un punto di riferimento per le famiglie che portano i propri raccolti e si rivolgono alla struttura per avere il prodotto finale.
Accompagnati dalle maestre i piccoli studenti, curiosi, attenti ed educati, seguono con interesse le spiegazioni di Renato Artese e degli altri operatori dellâOleificio. Imparano come lâoliva diventa olio, conoscono con mano un prodotto di primario utilizzo sulle nostre tavole e ne seguono il passaggio nella vasca lavatrice, poi nel frangitore, poi nel decanter che separa lâacqua dallâolio e recupera il liquido di scarto, il nocciolino, il quale verrà utilizzato come combustibile per le caldaie che alimentano i macchinari stessi. Non manca una gustosa colazione con pane e olio, a ricordarci i profumi antichi nelle case di pietra dei nonni, la semplicità del fermarsi a godere di ciò che di puro e bello ci è vicino. Ad arricchire questa mattinata di scoperta, il racconto di Evaristo Cilli, che con i suoi 86 anni sa stupire i bambini con le immagini fiabesche di una macina di pietra e il lavoro di un mulo che gira in tondo, lento ed efficace, quando la tecnologia attuale era ben lontana.
Così, tra tradizione ed innovazione, lâidea di Simone Cilli è quella di proporre lâolio come alimento medicinale e comunicare la stretta connessione che vige tra la cultura, il cibo e la salute, affinché il nostro rapporto con il cibo si riscopra sano, autentico e rispettoso dellâorigine dei prodotti che arrivano nelle nostre case.