Solo interventi urgenti al 'San Pio': "Che ce ne facciamo delle promesse di prime pietre e ospedale nuovo?"

Situazione grave nel presidio vastese. La nota dei consiglieri Notaro, Cappa e Amato e di Vasto in Azione

redazione
24/11/2021
Attualità
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Solo interventi urganti all'Ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto, una situazione che si ripete e che torna a mettere in luce i problemi vissuti da tempo nel presidio di via San Camillo de Lellis.

Ne parlano, in una nota, i consiglieri comunali Alessandra Notaro e Maria Amato (La Buona Stagione) e Alessandra Cappa (Per Vasto).

"Stamane - vi si legge - è stata emanata un nota della direzione del reparto di Anestesia e Rianimazione che dispone l'esecuzione dei soli interventi chirurgici urgenti sino a data da destinarsi. Avevamo salutato positivamente una soluzione provvisoria (turni aggiuntivi da Chieti). Questa nota scarna denuncia la gravità della situazione, significa che non si opera nulla se il paziente non rientra nei canoni della emergenza, e cioè il pericolo di vita se non si interviene. Una grande parte degli interventi quali calcolosi della colecisti o ernie inguinali o gli interventi per patologia oncologica non complicata non possono accedere e prendono la via della sanità privata. Che ce ne facciamo delle promesse di prime pietre e ospedale nuovo?

Sui diritti di salute del Vastese prima la sinistra adesso la destra sono passati con indifferenza, quasi con protervia.

Denunciamo con decisione la triste realtà del nostro ospedale: il polo chirurgico è essenziale, una soluzione immediata va trovata con gli anestesisti presenti in azienda, con i turni aggiuntivi, con professionisti anche esterni: quando ci si trova in condizioni di emergenza le possibili soluzioni vanno esplorate tutte e soprattutto sono possibili. In altre regioni hanno richiamato i pensionati, a Vasto pur essendoci delle disponibilità non si è fatto. Avevamo avuta la parola da parte di Marsilio che ci sarebbe stato il massimo impegno nella soluzione dei problemi e quello degli anestesisti era la priorità, noi ci abbiamo creduto: che valore ha la parola del presidente? Quanti sono gli anestesisti in azienda? Quanti rispettivamente a Lanciano, Chieti e Ortona?

Fintanto che sono state garantite le sedute operatorie qualcuno ha fatto una valutazione comparativa del numero di interventi chirurgici/per anestesista nei vari punti di erogazione di servizi dell'azienda? È vero, Vasto è distante, ma cambiando il punto di vista forse è più corretto dire che Chieti e Pescara, i luoghi in cui si decide, sono 'distanti' da Vasto".

VASTO IN AZIONE -  Destra e sinistra continuano a giocare sulla pelle dei cittadini

La nota con la quale si sospendono gli interventi non urgenti è un ennesimo schiaffo ai cittadini vastesi, si continua a giocare sulla pelle e sul diritto alla salute delle persone in un modo indecoroso e indegno.

Destra e sinistra si rimbalzano responsabilità e denunce facendo del bisogno di salute il loro campo di battaglia.

Come Azione chiediamo che si intervenga con urgenza per la soluzione del problema, in maniera pragmatica e seria.  Lasciando da parte promesse e “fumo” da gettare agli occhi della gente o “parole” date. La grande Mina cantava “Parole, parole, parole, soltanto parole fra noi”. Le 125.000 persone del Vastese reclamano gli stessi diritti di altre zone, Chieti e Pescara sono lontane e distanti sia geograficamente che politicamente.

Chi rappresenta nelle istituzioni comunali e regionali il territorio dia le risposte idonee senza dichiarazioni fumose fatte per stare nello spazio di un giornale.

Per il gruppo di “Vasto in Azione” Il coordinatore cittadino Nino Fuiano

 

 

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