"Ad un anno dallâemergenza Covid 19 denunciamo gli ancora troppi problemi irrisolti nella Asl2. Ad un anno dall'inizio della pandemia, la situazione emergenziale non è ancora sotto controllo negli ospedali della Asl Lanciano-Vasto-Chieti".
Inizia così un documento della segreteria Fp-Cgil di Chieti e della Cgil provinciale a riguardo della situazione Covid nel territorio con riferimento specifico alla gestione dell'azienda sanitaria locale, retta dal direttore generale Thomas Schael (nella foto).
"Questa direzione aziendale - si legge ancora - non è riuscita a trasformare lo stato di emergenza pandemica in una gestione ordinaria della âcronicità â emergenziale. Questa direzione non ha proceduto alla costituzione del Comitato Aziendale Covid previsto dal protocollo sottoscritto dalle OO.SS. Cgil, Cisl e Uil e il Ministero della Salute il 24 marzo 2020, disattendendo anche le sollecitazioni della Regione Abruzzo, con nota del 18 novembre 2020.
Non a caso si registrano ancora grosse carenze di natura organizzativa che attengono alla inadeguatezza di molte strutture, alla confusione su percorsi e protocolli (ivi compresi i Dpi) e alla pericolosissima promiscuità che tutto questo determina. Naturalmente riscontriamo ancora gli irrisolti problemi relativi alla gestione degli spazi per gli spogliatoi.
Questa direzione aziendale ha scelto, quindi, di estromettere i lavoratori (Medici, infermieri, Oss) dalla organizzazione e regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-COV2 negli ambienti di lavoro. Le relazioni sindacali di fatto, continuano ad essere molto problematiche, con evidenti carenze su diversi capitoli che vanno: dallâapprovazione del Regolamento per lâaffidamento degli Incarichi funzionali e revisione delle relative P.O di fatto decadute ma da anni prorogate, al Regolamento sulla Formazione, alla Costituzione dellâOrganismo Paritetico e tanto altro.
Per la dirigenza medica contiamo ancora 35 facenti funzione tra i Direttori di UO come conseguenza della mancata indizione dei concorsi per lâindividuazione dei Primari. La cronica carenza di personale si manifesta con inevitabili ripercussioni sui carichi di lavoro e sulle attività delle UO.
Si proceda alla stabilizzazione dei precari, si dia seguito ai concorsi già indetti ed agli avvisi in essere. Allo stesso tempo, ci sono da valorizzare e non disperdere, dopo tantissimi anni di attività , tutte le professionalità presenti in tantissime strutture, per quello che concerne il personale (cooperative) legato ai servizi esternalizzati; continuiamo a chiedere con forza che la Asl2 assuma la decisione di reinternalizzarli (come da proposta Fp-Cgil inviata a tutti i soggetti interessati) e nel rispetto delle normative vigenti, indire concorsi e o procedure, che coinvolgano tutti gli operatori interessati e legati a quei servizi.
Abbiamo preteso da subito che la Premialità Covid avrebbe dovuto coinvolgere tutti i lavoratori della Sanità Pubblica e Privata, con qualsiasi rapporto di lavoro con la Asl e per la Asl, che hanno contribuito fattivamente a contrastare l'avanzata della emergenza pandemica, pagando anche un prezzo altissimo, in termini di contagi. Bisogna trovare tutte le risorse necessarie per una equa ripartizione delle stesse!
Ci preme rimarcare e ricordare che la riorganizzazione della Rete Ospedaliera e lâAtto Aziendale non possono più attendere! Una direzione aziendale, quindi, incapace di affrontare qualsiasi situazione, non solo emergenziale, ma anche ordinaria, che è ancora priva di un Direttore Amministrativo. Per tutte queste ragioni - è la conclusione del documento della Cgil - non appena le norme per il contrasto alla pandemia ce lo consentiranno, organizzeremo iniziative e presidi, partendo dai P.O. di Chieti, Ortona , Lanciano e Vasto, per dare voce a tutto il personale operante nella Asl2, senza distinzione, che continua con senso di responsabilità e dedizione a farsi carico di questa situazione emergenziale ancora in corso".