Sul dibattuto regolamento per la gestione della âVia Verde della Costa dei Trabocchiâ, la pista ciclopedonale sull'ex tracciato ferroviario Ortona-Vasto, le associazioni Arci, Stazione Ornitologica Abruzzo e Forum H2O hanno inviato una diffida alla Provincia di Chieti, per le âpalesi violazioni della Legge 5/2007 della Regione Abruzzo sulla tutela delle aree protette della costa: non si può trasformare la âVia Verdeâ nella âVia delle Bancarelle". Obbligatoria la destinazione a verde di tutte le aree, ineludibile percorso pubblico e trasparenteâ.
La diffida è stata inoltrata nell'obiettivo di fermare lâiter di approvazione del regolamento che, per le associazioni mobilitate, rischia di trasformare il percorso in un "mercato ambulante di 40 km".
âSe venisse approvato questo regolamento â evidenziano i rappresentanti delle associazioni â praticamente si consentirebbe unâoccupazione diffusa e capillare, con strade, chioschi, chioschetti, bancarelle e chi ne ha più ne metta lungo tutto il tracciato. Unâoperazione miope che, trasformando la âVia Verdeâ nella âVia delle Bancarelleâ, stride con la valenza internazionale del più importante progetto turistico della nostra regioneâ.
A giudizio dei sodalizi âlâiniziativa si pone in palese contrasto con le norme della Legge regionale 5 del 2007 âDisposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa Teatinaâ, che destinano âa verdeâ lâintero sedime dellâex tracciato ferroviario e prevedono un preciso iter per lâapprovazione di un programma di tutela e utilizzo delle aree. Inoltre il procedimento attivato dalla provincia è, a parere delle associazioni, illegittimo anche per la mancanza di procedure partecipative e valutative pubblicheâ.
L'auspicio è in una marcia indietro della Provincia, rispetto ad una âfuga in avantiâ che evidenzia "una concezione degli spazi pubblici e dellâevoluzione turistica dellâarea ad avviso delle associazioni ben poco lungimirante e preoccupante. Serve un salto di qualità che vada oltre gli orticelli e gli egoismi locali, altrimenti questo grande progetto rischia di essere un fallimentoâ.