Lâarchitetto Roberto Sforzini, noto a Vasto per tanti progetti importanti, tra gli ultimi il Nuovo Polo Bibliotecario a Palazzo Aragona, in unâintervista evidenzia i nuclei fondanti della moderna architettura.
La precisazione che fa subito Roberto Sforzini è che lâarchitetto non è un artista, guarda il bello come ad uno dei componenti e dei tanti requisiti di progettazione e costruzione. Lâimpatto estetico sembrerebbe apparentemente quello totalizzante, e lo è, ma solo se rispetta tutta una serie di problematiche. Il concetto di bello in architettura è riassunto nel concetto di giusto. Eâ giusto e quindi è anche bello, cioè funziona bene, ha delle forme appropriate, dei materiali scelti con cura, un giusto cromatismo, fino ad arrivare ai dettagli e nellâarchitettura come nella vita, i dettagli fanno la differenza.
Per Roberto Sforzini la chiave nel concetto di architettura è legata alla multidisciplinarietà . Proprio per questo ha fondato âTemicaâ, una società di ingegneria multidisciplinare che unisce ingegneria, architettura e comunicazione.
Quando si progetta e si costruisce un edificio è necessario porre lâattenzione a tanti elementi, lâattacco a terra del fabbricato, lâorientamento, progettare con lâandamento del sole, delle stagioni, recuperare lâefficienza energetica con sistemi passivi naturali, con una grande attenzione al clima. Lâedificio cioè deve essere sempre biocompatibile con lâuomo ed ecosostenibile con lâambiente.
Dopo la laurea in architettura si è specializzato in Bioarchitettura e ha, dedicato a questo ambito moltissimi studi per progettare edifici che utilizzino, il sole, il vento, il caldo, il freddo come risorse per un approccio olistico, cioè per vedere lâedificio, dice Roberto Sforzini, come un organismo che funziona, che vive con lâuomo. Il confort abitativo diventa così qualcosa di vero, concreto, si raggiunge una buona salubrità , un confort idrometrico interno, con una sensazione di benessere in ogni stagione. Lâapproccio della bioarchitettura integra tutti i criteri di progettazione, la bioclimatica, lo studio attento dei materiali, la biocompatibilità , il risparmio energetico, la riduzione dei consumi con sistemi passivi, lâuso di schermature solari.
Uno dei modelli importanti di riferimento di Roberto Sforzini è lâarchitetto Renzo Piano, perché dice è innovativo nel modo di costruire. Eâ innovativo non solo e non tanto nelle forme, ma anche nelle tecnologie, nel riutilizzo di materiali. Non parte dallâestetica. Coniuga meglio le istanze dellâarchitettura con le istanze della costruzione, dei requisiti delle prestazioni, utilizzando criteri di passivi per la costruzione. Eâ geniale nel modo di concepire lâarchitettura.
Roberto Sforzini alla domanda: âcosa potrebbe essere utile alla nostra città ?â risponde che a Vasto potrebbe essere utile dare risalto alla città , con una cura dellâesistente, con un recupero ma al tempo stesso mettendo dentro nuove istanze. Porre lâattenzione a quello che già câè, facendo interventi mirati di ricucitura delle cerniere urbane, per riconnettere le varie parti della città .
Per lâarea del centro storico potrebbe essere importante trovare nuove soluzioni per lâInnesto di Piazza Rossetti con Corso Nuova Italia, recuperando connessioni, e creando nuove sinergie con la Villa Comunale e il Palazzo dellâAragona, un gioiello del 500, mitigando lâimpatto dello stadio. Darebbe uno slancio a tutta la zona con cambiamenti importanti.
Attendiamo la presentazione del Nuovo Polo Bibliotecario di Palazzo Aragona, che ha curato insieme allâarchitetto Davide Longhi, in cui hanno cercato di valorizzare lâedificio con un progetto complesso e innovativo.