#siamoaterra, ristoratori scendono in piazza in tutt’Italia, anche a Vasto

Manifestazione mercoledì mattina in piazza Rossetti il 28 ottobre

redazione
27/10/2020
Attualità
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Si scende in piazza domani Mercoledì 28 ottobre 2020 dalle ore 11,30, in 24 piazze italiane, anche a Vasto, in Piazza Rossetti.

Il flash mob, pacifico e nel pieno rispetto delle norme anticontagio da Covid-19, si terrò anche ad Ancona, Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Catanzaro, Firenze, Genova, Mantova, Milano, Napoli, Perugia, Pesaro, Roma, Siracusa, Torino, Trento, Trieste, Vasto, Venezia, Vercelli, Verona.

A Vasto sarà posizionata a terra una tovaglia grande 10 metri, apparecchiata da piatti, posate e bicchieri, ci saranno molti cartelli con l’ashtag #siamoaterra, sono previste le letture ad alta voce, per raccontare il valore sociale delle imprese, i valori ed il lavoro del settore.

L’evento è organizzato dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, dal Consorzio Vasto In Centro, dal Consorzio Vivere Vasto Marina e dalla Confcommercio di Chieti. La considerazione che è stata fatta è che domenica 26 ottobre 2020, per molti ristoranti, probabilmente è stata davvero l‘ultima cena!

Con questa manifestazione si vuole sottolineare che non tutti avranno la forza di reggere alla scelta del governo di far chiudere bar e ristoranti alle 18 e di costringere un intero settore a rinunciare per un periodo di tempo probabilmente indeterminato a ben più del 50% del proprio fatturato, visto che la maggior parte lavora solo la sera. Non sarà sufficiente per molti il “cospicuo sostegno” promesso dal governo per poter affrontare questa seconda traversata nel deserto nel giro di neanche otto mesi. Probabilmente sarà questo un colpo letale per il settore dei pubblici esercizi.
Da maggio la gran parte degli imprenditori del settore ha riaperto investendo in protocolli e strumentazioni per garantire ai propri clienti un'esperienza in piena sicurezza. Tutto questo non ha modificato l’idea che il settore potesse garantire standard di sicurezza adeguati, e pertanto a bar e ristoranti permane la considerazione di essere luoghi ad alto rischio di contagio.
I commercianti del settore evidenziano che non lo sono gli altri luoghi di lavoro che potranno continuare ad operare per sostenere l'economia del Paese e certamente il momento è estremamente difficile per le scelte da prendere.
Permane negli animi una grande amarezza e profondo rammarico. Questa volta, dicono i ristoratori, serviranno aiuti veri che possano garantire il pagamento dei singoli impegni che ciascuno di noi ha, fitti, stipendi, veri ed immediati, al personale ed a noi che sosteniamo le nostre famiglie con il nostro lavoro. Solo così si potrà riuscire a non cedere allo sconforto.

Appello alla partecipazione anche da parte di Confersercenti.

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