Il Covid ci sta togliendo le nostre emozioni?

Possiamo vivere senza strette di mani, senza baci e senza abbracci?

Rosaria Spagnuolo
14/10/2020
Attualità
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Sui social molto spesso in questi giorni c'è la costatazione che vivere senza emozioni, equivale in un certo senso a non vivere. I colori, i rumori, le feste seppur per qualcuno "superflui" fanno parte della vita: festeggiare, condividere, gioire, così come coronare un sogno, o semplicemente concludere con una grande festa un faticoso percorso di studio, sono le cose che rendono la vita degna di essere vissuta. Con l’attuale pandemia, ci hanno privato di tutto, anche dei sentimenti, ma soprattutto delle strette di mano, dei baci, degli abbracci, della vicinanza delle persone care e dell'amicizia. Ci hanno lasciati soli a chiederci il perché di mille contraddizioni. Ma una vita senza emozioni, che vita è?

C’è anche la considerazioni di altri che sottovalutare la dimensione clinico epidemica del Covid 19 diventa una colpa.

Dice Massimo Recalcati che “ È una colpa grave rimuovere la morte, la malattia e la sofferenza che ci ha travolti in questi mesi. Solo questa colpa dovrebbe essere una ragione sufficiente per moderare i toni, essere più umili e più rispettosi nei confronti delle persone e delle famiglie colpite tragicamente dal morbo. “

C’è da parte di molti la concezione errata della libertà. “Portare la mascherina, rinunciare alla movida, alla libertà di spostamento, alle feste con gli amici, insomma incontrare i limiti imposti dalla Legge all’esercizio effettivo della nostra libertà, viene visto come un attentato autoritario nei confronti di nostri inalienabili diritti. La dittatura sanitaria colpisce al cuore la nostra libertà individuale. Saremmo così tutti prigionieri di un regime che esercita un potere di controllo tanto abusivo quanto illimitato.” Dice Recalcati.

Siamo destinati a nuove solitudini? La vicinanza, la condivisione saranno sempre meno considerate come opportunità?

 

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