Il gruppo abruzzese gli “Sfaratthons” sul palco dell’Ariston a Sanremo Rock

La band di Borrello tra le 230 band finaliste

Rosaria Spagnuolo
13/09/2020
Attualità
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Si è conclusa sul prestigioso palco del Teatro Ariston l'avventura degli Sfaratthons a Sanremo Rock 2020.  Sono stati scelti tra 10.000 candidature iniziali, per partecipare alla finalissima insieme a 230 tra le migliori band Rock emergenti. La band di Borrello ha partecipato in questa settimana alle finali della manifestazione nella città ligure portando all'attenzione della platea il brano "Prog Rock" dal titolo SMOG, dai chiari contorni ambientalistici. Il magico flauto di Geoff Warren e le atmosfere rock anni Settanta sono state particolarmente apprezzate dai giurati, tanto da evocare nei loro commenti alcuni miti del rock quali Gentle Giant e Jethro Tull. Particolare interesse ha suscitato la storia della band di Borrello, piccolo paese in provincia di Chieti, che iniziò il proprio percorso all'interno di una piccola falegnameria/sala prove (quella del mandolinista e guida artistica dell'allora giovane band, Rosario Di Nunzio), fino ad arrivare oggi alla ribalta del mitico Teatro Ariston. "Il brano, con quest'aria da suite, ha ricordato quello che manca un po' oggi alla musica". Con questa frase la giuria ha voluto rendere onore alla scelta della band di proporre un brano "Rock Progressive" sul palco dell'Ariston nel 2020. Dopo un discreto seguito negli ambiti "Prog" italiani ed esteri (Giappone, Belgio, Canada, Olanda fra i tanti), la musica degli Sfaratthons è approdata anche nel palco dell’Ariston di Sanremo, in quella che è considerata la vetrina internazionale di Gruppi emergenti.

Sanremo Rock è il Festival seguito dai più importanti produttori, editori, manager, radiofonici, ovvero i pionieri delle industrie discografiche del paese con l’attenzione a far emergere nuovi gruppi musicali.

Gli Sfaratthons (simpatica inglesizzazione di un termine abruzzese che sta ad identificare i cosiddetti “vitelloni” di Felliniana memoria) sono una Band proveniente da Borrello (CH), il paese con le Cascate naturali più alte d’Italia, le cui radici sono legate ai gruppi che hanno fatto la storia del Rock Progressive, dalle Orme al Banco, dai Genesis ai Jethro Tull, dalla PFM ai Gentle Giant, da Steve Wilson a Neal Morse.  Dopo varie trasformazioni della formazione, nel 2016 registrano il loro primo disco, dal titolo “La Bestia Umana”, a tematica ambientalista, un concept album intriso di sonorità progressive con digressioni verso il jazz, l’elettronica e la musica sinfonica.  Il libro “La Bestia Umana, una piccola impresa musicale”, di Argentino D’Auro, racconta la storia della band fin dalle sue origini, e nel 2018 riceve una Menzione Speciale al Concorso letterario “Ut pictura Poesis”, presso le “Giubbe Rosse” di Firenze.

Nel 2019 esce “Appunti di viaggio”, un progetto non solo musicale, ma anche visivo, letterario ed emozionale: il cd è infatti contenuto all’interno di un elegante booklet di 36 pagine in cui, oltre ai testi delle canzoni e ai racconti dei differenti viaggi che l’animo umano riesce a percorrere, vengono presentati dipinti a tema dell’artista Luca Luciano (affermatosi da anni in ambito nazionale ed internazionale e che è stato presente alla 58esima Biennale di Venezia).
Una suite interamente strumentale apre il cd con l’iniziale suono del mare che lascia presto spazio a sintetizzatori, chitarre a 12 corde e mellotron, tra frequenti cambi ritmici e di sonorità. La band effettua un viaggio in diversi luoghi del mondo, spostandosi dalla Siria, teatro di frequenti tragedie umane, alla Colombia, per anni in guerra, ma ora forse avviata sulla strada della pace e della speranza. Due brani in dialetto, scritti dal poeta Donato Di Luca, autore di numerosi testi, racconti e poesie e vincitore di svariati concorsi di poesia dialettale, impreziosiscono il lavoro degli Sfaratthons, grazie alla fusione tra il jazz/rock ed il folk/etnico.

 Numerosi sono stati i concerti negli ultimi anni, presso i Teatri di Castel di Sangro (AQ) e Castel Frentano (CH), a Roccaraso (AQ), Chieti, Pescara, Lanciano (CH), Castel del Giudice (IS), etc. Gli Sfaratthons si sono anche esibiti nel Dicembre 2017, a margine di un progetto multidisciplinare dal titolo “Un ambiente degno di nota”, che ha coinvolto gli alunni dell’Istituto di Istruzione Superiore “Umberto Pomilio” di Chieti.

In entrambi gli album e in gran parte dei concerti “live”, gli Sfaratthons sono stati accompagnati da uno straordinario musicista internazionale, il flautista Geoff Warren, che col suo magico sound ha arricchito le produzioni sonore della band.

Gli Sfaratthons sono:

Giovanni Di Nunzio (voice and acoustic guitar)
Cecilio Luciano (drums)
Luca Di Nunzio (keyboards, guitars and voice)
Giovanni Casciato (electric guitars)
Mario Di Nunzio (electric bass)

http://www.sfaratthons.eu/

https://www.facebook.com/sfaratthons/

https://www.youtube.com/channel/UCmdyOcEOjLP54aVbAgzmtOQ

 

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