Il gusto del proibito: dai tempi di Adamo ed Eva ad oggi, perché è così attraente agli occhi delle persone

31/08/2020
Attualità
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Sin dall’alba dei tempi, l’uomo è stato storicamente attratto da tutto ciò che non poteva far suo, o, più correttamente, non gli era consentito ottenere. E addirittura la Bibbia, che non è stata certo scritta recentemente, citando il caso della “mela di Eva”, ci offre un chiaro esempio di come l’essere umano sia attratto, storicamente, da tutto ciò che, in linea teorica, non gli è consentito fare.

In realtà, si tratta di una manifestazione del tutto naturale, che si manifesta quando qualcosa ci incuriosisce oppure se desideriamo la libertà. Ad ogni essere umano, d’altro canto, vengono imposti dei limiti sin dalla nascita, sia che essi siano morali, etici o sociali. Da bambini, d’altro canto, ci viene insegnato gradualmente ciò che possiamo e non possiamo fare. Ed i genitori, in tal senso, svolgono un ruolo particolarmente importante nei confronti del proprio figlio.

Il fascino del proibito: perchè è così attraente

Nella maggior parte dei casi, però, l’essere umano è spinto a sperimentare tutto ciò che gli viene negato, come manifestazione della necessità di conoscere l’ignoto e le sue conseguenze sono noi stessi. D’altro canto, il grande Oscar Wilde coniò una frase che, meglio di qualunque altra, è in grado di riassumere al meglio il concetto: “L’unica maniera per liberarsi di una tentazione è cedervi”.

Quando qualcosa che si palesa davanti agli occhi viene etichettata come “proibita”, molte volte si attiva la sfera più avventurosa delle persone e si volesse cogliere immediatamente la sfida. Studi medici, oltretutto, dimostrano come la nostra mente dedica maggiore attenzione alle cose proibite, sviluppando una sorta di totale rifiuto, in quanto considerata troppo pericolosa, oppure, come già scritto, si attiva una fortissima voglia di sperimentare e sfidare il proibito.

Gli esempi, in tal senso, si perdono nella notte dei tempi. Quando il medico, per citare un caso, ci proibisce di mangiare un determinato alimento, quello, inevitabilmente, diventa ancora più appetitoso ai nostri occhi. Anche in ambito letterario, se una determinata opera, per qualsivoglia ragione, è stata censurata, automaticamente incuriosisce ulteriormente il lettore e, non di rado, si trasformano in vero e proprio best seller.

Un ambito, specie in un paese a vocazione fortemente cattolica come il nostro, è quello che viene associata maggiormente al proibito: le relazioni extraconiugali. Nel corso degli anni, nonostante l’atteggiamento degli italiani si possa definire maggiormente libertino, una scappatella  o un incontri occasionale, come quelli che si possono trovare su sexyguidaitalia.com, vengono ancora equiparati alla parola “peccato”, che, per antonomasia, coincide con quella “proibito”.

Infedeltà: un peccato sempre più in voga tra gli italiani

Alcuni dati, in tal senso, fanno comprendere come gli incontri extraconiugali siano, tutt’oggi, un “peccato” che si concede la maggior parte degli italiani, attualmente nettamente in vetta nella classifica d’infedeltà europea: almeno il 65% di uomini e donne del nostro paese, ha tradito il proprio partner perlomeno in una circostanza negli ultimi 24 mesi; i francesi, secondi in questa classifica, hanno un tasso di infedeltà del 57%.

E se un tempo questa prerogativa era appannaggio del genere maschile, o perlomeno era solito nel pensiero comune, oggi si è quasi raggiunta una sorta di “parità dei sessi” anche nell’arte del tradimento: sempre più donne, infatti, si concedono qualche incontro amoroso al di fuori del proprio letto coniugale. Un modo, come un altro, per uscire dalla solita e stancante routine e respirare nuovamente alcune sensazioni, come l’essere desiderate.

La sfida del proibito, poi, assume contorni ancora più significativi se avviene in gruppo. Nella maggior parte dei casi, quando ci si ritrova ad affrontare qualcosa di “non concesso” in un numero plurimo di persone, il senso di sfida aumenta esponenzialmente. Lo stesso discorso, però, vale anche nel divieto di compiere alcune azioni: lo spirito di gruppo, in quanto senso, impedisce al soggetto di affrontare qualcosa di proibito.

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