Orazio Di Stefano: le attività rivolte al territorio tra cibo, scuola e ambiente

Finale del Prodotto Topico, da settembre Didattica del Territorio e Banca del Tempo

Rosaria Spagnuolo
06/08/2020
Attualità
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Tre sono le attività a cui è rivolta l’attenzione di Orazio Di Stefano in questo periodo. Sabato 8 e domenica 9 Agosto 2020 sta organizzando la finale del Prodotto Topico nel centro storico di San Salvo, dalle 19,00 alle 23,45. Con 60 prodotti della tradizione provenienti da 40 località di Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Sicilia, Marocco, Spagna, Senegal e Thailandia. Due giornate all’insegna di cibo gustosissimo in completa sicurezza nel rispetto dei regolamenti anti Covid.

Dice Orazio che le novità della finale sono la presenza della Spagna e Thailandia, una pizza molto buona che viene da Napoli, una porchetta di Bosciano molto diversa da quella del nostro territorio, i ravioli alle noci, e la presenza della parrocchia di San Nicola di San Salvo che farà tra le altre cose la frittura di verdure di campagna.

Con il nuovo anno scolastico Orazio promuoverà ancora di più il discorso della Didattica del Territorio. C’è finalmente il testo “Didattica del Territorio” di Maria Paola Zaino, per un percorso programmatico e importante nello studio del territorio. Dice Orazio che quello che si doveva sperimentare l’anno scorso con il testo con le 16 scuole convenzionate sarà fatto da settembre nel nuovo anno scolastico. Sarà coordinato uno studio approfondito del territorio che potrà poi trasformarsi in quaderno locale fatto dalle scuole stesse. Sarà inoltre organizzato a primavera un evento con la presenza del Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina per parlare di didattica.

Sempre a Settembre partirà un nuovo progetto di Orazio Di Stefano nell’area del vastese: una banca del tempo. Dice Orazio che visto che il Pil è -14, un Pil di guerra, dove sono presenti un numero di poveri in continuo incremento, ha pensato di organizzare un’iniziativa per tutti coloro che sono al di sotto della soglia minima di povertà. Queste persone offriranno le loro prestazioni, con dignità, in cambio delle quali prenderanno animali o verdure, frutta, coltivate da loro stessi.

E’ previsto inoltre, oltre l’aspetto della solidarietà, un ritorno alle attività primarie, con la riscoperta e rivalutazione dell’agricoltura e l’allevamento, e tutte le attività a queste connesse come l’agriturismo, l’agricoltura sociale, l’agricoltura terapeutica, il turismo esperienziale, la didattica laboratoriale, rimettendo in moto tutto un settore che è stato in questi anni completamente abbandonato. A settembre 2020 è previsto l’organizzazione di un convegno per approfondire queste tematiche.

 

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