L'arte come sublimazione del dolore, la visione di Silvia Tufano

Maria D'Alberto, ex docente in pensione
17/04/2020
Personaggi
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Silvia Tufano, napoletana di origine e cupellese di adozione, è uno degli esempi più straordinari di come attraversare questa triste pagina della nostra stroia. Scrittrice, illustratrice, pedagogista dalla parte degli ultimi, l'artista poliedrica regala ogni giorno, attraverso l'utilizzo dei social, una diversa sfumatura della sua personalità multitasking.

Dagli aforismi di spiccata ironia e intelligenza notati anche da Prugna, uno dei giornali satirici più importanti in Italia, alle sue illustrazioni fantasiose, fino ad arrivare ai suoi ritratti di uomini e donne di ogni età ed etnia. Tutto questo è una perfetta rappresentazione di come è possibile incalanare le energie negative attraverso la realizzazione di una qualsiasi forma d'arte portata all'eccellenza nel caso di Silvia Tufano. Il dolore sublimato diventa genio, citando il noto psicoanalista e neurologo Sigmund Freud. 

Silvia Tufano è già molto nota in Abruzzo, e non solo, per essersi distinta nella scrittura di due romanzi, di cui uno è diventato un bestseller sulla piattaforma online Amazon. Come lei stessa ieri ha dichiarato, il prossimo maggio uscirà il suo terzo manoscritto dal titolo "Il lungo inverno invincibile". Silvia è una sognatrice, un'autodidatta, una giramondo, un'ostinata sostenitrice dei diritti dei più deboli. Silvia è un'artista completa, una donna giovane che ha vissuto tante vite diverse, una persona con una visione del mondo ammirevole che allieta le giornate di tutti con la bellezza che le sue mani sono in grado di produrre. Straordinarie sono le sue installazioni realizzate con elementi che noi tutti possiamo avere in casa (frutta, biscotti, trucioi di pastelli), ma che non tutti sono capaci di far diventare arte. 

Se volete saperne di più cercate su Google "Silvia Tufano artista".

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