Agenzia per la Promozione Culturale: il saluto di Gabriele Di Lallo e Giovanni Timpone

Il traguardo della pensione, dopo 40 anni di servizio, per due degli storici dipendenti della sede di via Michetti che rischia di chiudere

Michele Tana
27/12/2019
Attualità
Condividi su:

Quanti vastesi sono passati in via Michetti, usufruendo delle opportunità garantite dall'allora Centro Servizi Culturali, oggi Agenzia per la Promozione Culturale? Domanda alla quale è semplice rispondere: una miriade. Ad accoglierli, tra gli altri, due dipendenti storici della struttura, di competenza regionale, Gabriele Di Lallo e Giovanni Timpone, che stamattina hanno voluto salutare, organizzando un piccolo buffet, una rappresentanza di utenti, del passato ed attuali, avendo ormai raggiunto il traguardo della pensione.

Quarant'anni di servizio, o giù di lì, per entrambi: Timpone nelle vecchie sedi di via San Michele e via Giulia, prima di via Michetti, aperta nei primi anni '80 del secolo scorso, Di Lallo nelle ultime due. 'Pilastri' autentici di un polo culturale che, negli anni, si è consolidato come essenziale punto di riferimento per la formazione di tanti ragazzi e per la 'sete' di cultura di chi è un po' più in là con l'età ma che non rinuncia al piacere di leggere, di fare una ricerca o di sfogliare qualche bel libro. Importante riferimento, in aggiunta, anche per diversi sodalizi locali – l'Università delle Tre Età per citarne una - che da quelle parti sviluppano buona parte delle loro meritevoli azioni.

Un'istituzione che, purtroppo, soprattutto per via della collocazione a riposo di alcuni degli ultimi dipendenti rimasti, rischia seriamente la chiusura o, meno d'impatto ma ugualmente problematico, il ridimensionamento significativo delle proprie attività.

Gabriele e Giovanni, insomma, salutano. Con un pizzico di inevitabile commozione ed anche nostalgia per gli anni che passano, pronti comunque a voltare pagina ed a dedicarsi ad altri impegni, ricevendo il calore e l'affetto di quanti conosciuti nella sede di lavoro.

A tutti e due, da parte nostra, vanno gli auguri più sinceri per la pensione e, nel contempo, formuliamo l'augurio alla struttura di poter proseguire il proprio onorato servizio. Ce n'è davvero bisogno!

Leggi altre notizie su Histonium.net
Condividi su: