Alla Procura di Vasto il nuovo round del braccio di ferro con la difesa di due indagati dellâinchiesta âEterno riposoâ.
I due accusati di aver intascato indebitamente denaro al cimitero di Vasto, dovâerano in servizio, devono nuovamente lasciare la città . Lo ha deciso il Tribunale del Riesame dellâAquila che, accogliendo il ricorso del procuratore capo, Giampiero Di Florio, ha disposto il divieto di dimora a Vasto.
Il provvedimento cautelare, notificato dal personale del Commissariato, sostituisce lâobbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria e, come si legge in una nota del Commissariato stesso, âripristina nei confronti degli indagati la misura del divieto di dimoraâ. âOltre a non poter dimorare in città â fa sapere inoltre il dirigente del commissariato, Fabio Capaldo â i due non potranno accedere nel Comune di Vasto senza lâautorizzazione del giudice che procedeâ.
Uno dei difensori, lâavvocato Antonello Cerella, sottolinea a margine: âAbbiamo fatto ricorso in Cassazione. Ora bisognerà attendere lâesito, per cui il provvedimento è sospeso e non ancora esecutivoâ.
Secondo la Procura, nellâerogare i servizi cimiteriali, gli indagati, arrestati nel luglio scorso, avrebbero intascato denaro dando vita a una gestione parallela dei servizi stessi. âSolo manceâ, invece, per la difesa. Sotto inchiesta sono finiti anche 14 cittadini.