Tales sunt aquae qualis est terra per quam fluunt: una citazione latina facilmente comprensibile che rende lâidea dellâimportanza dellâacqua nel territorio e, conseguentemente, sullâumanità .
Si è tenuto mercoledì scorso, presso lâITSET âF. Palizziâ di Vasto, il primo appuntamento di un complesso articolato di convegni, lezioni e indagini sul territorio di Vasto per individuarne la storia, le emergenze idriche, le criticità , i possibili rimedi e la necessità di una consapevolezza del problema che in breve tempo potrebbe diventare drammatico, come già lo è in diverse parti del mondo. Al convegno di mercoledì, promosso dal Lions Club Vasto âAdriatica Vittoria Colonnaâ hanno preso la parola lâingegnere Giuliano De Rosa, docente dellâIstituto stesso e coordinatore, con il geologo Elio Bitritto, socio del club, del ciclo su descritto, il geologo Angelo Marzella e lâingegnere Luca Giammichele, entrambi dellâUfficio Lavori pubblici del Comune di Vasto. Dopo il saluto della dirigente prof.ssa Nicoletta Del Re, lâing. De Rosa ha presentato il progetto ai numerosi alunni delle classi terze, quarte e quinte dei corsi di âCostruzioni, Ambiente e Territorioâ, di âGeotecnicaâ e di âGrafica e Comunicazioneâ. A seguire lâintervento del dott. Bitritto che ha illustrato la struttura geologica del territorio vastese, con particolare riferimento ai due avvenimenti che in qualche modo hanno inciso pesantemente sulla vita e sulla organizzazione della Città del Vasto, rimarcando la necessità di monitorare costantemente e diffusamente il territorio che, per sua natura, è particolarmente fragile. Successivamente il dott. Marzella ha stabilito un colloquio serrato con gli alunni con i quali ha approfondito le tematiche precedentemente illustrate, con particolare riferimento alle emergenze idriche che investono il territorio nel suo complesso. Lâing. Giammichele, dal canto suo, ha illustrato gli interventi, notevoli ed ancora da integrare, che lâAmministrazione comunale ha intrapreso e si appresta a progettare per il controllo delle emergenze idriche spesso disordinatamente scorrenti e inutilizzate. In conclusione di quella che si potrebbe definire âconversazioneâ anziché âconvegnoâ, lâing. De Rosa ha tratto la sintesi ed ha invitato gli alunni ad un prossimo incontro, che sarà incentrato sulla descrizione di unâopera ai più sconosciuta, il cosiddetto âAcquedotto delle Luciâ, costruito nel 200 d.C. dalla X Legione Romana e che si snoda per Vasto fino ad un complesso di cisterne che servivano la Histonium di un tempo.