âAbbiamo già da tempo anticipato che si proccederà ad una raccolta di firme e di una segnalazione alle competenti autorità per i rischi alle persone che potrebbero derivare da eventuali gravissimi incidentiâ.
Ivo Menna torna a parlare di quelli che a suo avviso, raccogliendo testimonianze e segnalazioni, sono i punti critici dellâamministrazione comunale, ovvero assicurare la sicurezza stradale e la vivibilità della città di Vasto.
Nel mirino questa volta ci sono via San Michele e tutta la strada che collega la contrada di SantâAntonio Abate al centro storico, priva di adeguati marciapiedi.
Da quanto si evince dal comunicato stampa, lâidea proposta sarebbe quella di poter predisporre la strada con dei rallentatori in modo da incentivare gli automobilisti ad assumere comportamenti stradali corretti.
Comuicato stampa
Sono trascorsi oltre due anni da quando lâamministrazione vastese si è insediata, e proprio al suo esordio, abbiamo sollevato il problema della pericolosità di una strada trafficatissima, ovvero quel tratto di via San Michele che scende immediatamente dal centro commerciale di Pianeta per immettersi allâaltezza della villa comunale e entrare in città . Chiunque la sera avesse lâardire di passeggiare sul tratto di marciapiede, non potrebbe che desistere e tornare indietro poiché si troverebbe ad assistere al passaggio delle migliaia di automobili che ad altissima velocità entrano in città . Abbiamo indicato, dopo attenta valutazione e ripetute presenze di testimoni residenti, come si potrebbero scoraggiare, con alcuni rallentatori, comportamenti scorretti dei tanti automobilisti che lo percorrono, prevenendo incidenti gravi che sono già accaduti e che potrebbero riaccadere. Abbiamo sollecitato a piu riprese i vigili urbani e addirittura uno di questi, residente, che assiste tutti i giorni a questi comportamenti pericolosissimi. Abbiamo sollecitato un consigliere comunale di maggioranzache che vive ed opera con il suo ristorante in questa tratta di strada, anchâegli testimone di questa inciviltà , affinchè si adoperasse per la installazione di tali dissuasori. A tutto il 2018, e tra poco saremo a fine 2018, niente è accaduto!. Saranno spese milionarie che impediscono queste richieste? Saranno le casse comunali eternamente vuote per realizzare piccole infrastrutture civili, e invece casse aperte ed espansive per ogni sussurro clientelare? Saranno lâinsieme degli assessori e dei consiglieri comunali che non transitano come pedoni in quella tratta e che forse non conoscono neppure, stante il fatto che vivono solo in auto?. Noi non sappiamo! Una cosa sappiamo: che non esistono marciapiedi destinati ai pedoni nel caso volessero raggiungere la zona di Pianeta e SantâAntonio Abate; che il rischio di essere travolti diventerebbe sempre piu certo, anche per la assenza di illuminazione oltre che di marciapedi; che non esistono dissuasori; che la tendenza culturale di ogni amministrazione ci ha dimostrato quanto sia prevalente e privilegiato il traffico veicolare privato; quanta poca sensibilità e cultura verso lâambiente che viene avvelenato dalle polveri sottili degli scarichi delle auto; quanta impotenza dimostra la amministrazione rispetto a queste semplici scelte, che sarebbero esempi di civiltà per una comunità che purtroppo accetta supinamente e senza un grido di protesta ogni cosa.