âIl gruppo Edos, che fornisce servizi sociosanitari di accoglienza agli anziani, vuole esternalizzare parte o tutti i servizi nelle proprie strutture: tutto questo è inaccettabileâ.
Sul piede di guerra i sindacati, in preallarme dopo il vertice del 25 maggio scorso in cui la direzione aziendale ha confermato la volontà di procedere nel percorso, che formalizzerà a breve attraverso lâattivazione delle procedure.
In una nota congiunta firmata da Giuseppe Rucci, Vincenzo Traniello, Camillo Di Felice ed Ernesto Magnifico, rispettivamente segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Uiltucs, le sigle di categoria annunciano lo stato di agitazione in tutte le strutture come prima risposta e hanno informato lâassessorato regionale alla Sanità , visto che alcune sono accreditate e i sindaci dei Comuni interessati.
âSul territorio â fanno sapere i sindacati â Edos è presente con cinque strutture, quattro delle quali in provincia di Chieti (San Vitale a San Salvo, Il Buon Samaritano a Fossacesia, Santa Rita a Santa Maria Imbaro, Villa San Giovanni a San Giovanni Teatino) e una nellâAquilano (San Domenico a Villalago), impegnando centinaia di operatori.
Esternalizzare i servizi è inaccettabile, perché temiamo possano esserci ripercussioni negative, sia sui livelli occupazionali, sia sulla continuità assistenziale. Ci riserviamo iniziative a sostegno â concludono i sindacati â qualora le preoccupazioni dovessero essere confermate con lâavvio delle procedure e auspichiamo un pronto intervento delle istituzioni, per evitare operazioni poco chiare, finalizzate al mero interesse economico o alla riduzione del personaleâ.
Le strutture del gruppo Edos accolgono anziani gravi e gravissimi, persone con decadimento cognitivo lieve, medio e grave, pazienti con patologie di carattere psichiatrico in regime residenziale e diurno, ma anche per soggiorni definitivi e temporanei.