Alessandro Quasimodo ha inaugurato i “Giovedì Rossettiani 2018”

“Mio padre aveva un’idea moderna della posizione spirituale e morale del poeta”

Lea Di Scipio
06/04/2018
Attualità
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"Quasimodo operaio di sogni", questo il titolo della prima serata dei ‘Giovedì Rossettiani’, edizione 2018, che il 5 aprile si è tenuta presso la Pinacoteca di Palazzo d'Avalos.

Alessandro Quasimodo, figlio del poeta Premio Nobel per la Letteratura, ha portato a Vasto la storia dell’irrequieta esistenza di Salvatore Quasimodo, ricca di contrasti e costantemente tesa alla vocazione poetica, nonostante la disapprovazione della sua famiglia.

Non è mancato il recital delle poesie, incorniciate da dettagliati aneddoti e riferimenti alla loro genesi.

L'incontro apre le porte ad un’edizione, quindi, dedicata alla poesia e al teatro. "L’intento è quello di portare i versi a teatro – ha esordito il professor Gianni Oliva, direttore del Centro Studi Rossettiani - tornando alle origini della poesia, riscoprendone il valore di limpida meraviglia che è quel momento magico in cui lettura e scrittura diventano recitazione".

Alessandro Quasimodo, attore, regista e poeta, ha, inoltre, mostrato alla sala un documento inedito di circa 6 minuti della cerimonia di conferimento del Premio Nobel a suo padre nel 1959 dinanzi al re di Svezia.

Parlando del padre ha detto: “Salvatore Quasimodo aveva un’idea moderna della posizione spirituale e morale del poeta. Il poeta non si deve chiudere nella contemplazione, ma è un uomo del suo tempo che cerca di rispondere alle questioni umane. La vita e la verità, questo chiedono gli uomini al poeta”.

Prossimi appuntamenti

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