Castaldi: "Siamo la prima forza politica, abbiamo il diritto e il dovere di governare"

Parla il rieletto senatore vastese del Movimento 5 Stelle: "Il voto? Una richiesta di onestà, trasparenza e risposte non arrivate dai vecchi partiti”

Lea Di Scipio
16/03/2018
Attualità
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All’indomani delle elezioni del 4 marzo, il vastese Gianluca Castaldi è stato riconfermato nella sua carica di senatore.

Il successo del Movimento 5 Stelle al centro sud è andato oltre ogni più rosea prospettiva.

Un risultato, questo ottenuto, che ha messo in ginocchio il centrosinistra italiano e che sembra gridare all’unisono voglia di cambiamento.

Sulla scia di questo momento storico e nell’attesa che il parlamento si insedi e si tenti di formare un nuovo governo, lo abbiamo incontrato per una intervista.

Non crede che questo successo plebiscitario al Centro Sud come ai tempi della migliore DC, sia, come allora, una richiesta di aiuto assistenziale da parte dei cittadini?

No, visto che sono gli altri a fare misure assistenziali. Penso al reddito di inclusione, triste riedizione della social card di Berlusconi. Una misera elemosina a fronte dell'enorme dramma della povertà e della disoccupazione dilaganti.

Il voto al M5S non è una richiesta di assistenza, bensì una richiesta di onestà, di trasparenza e di risposte che da decenni non arrivano dai vecchi partiti. Una richiesta che non è arrivata solo dal Centro Sud, ma da tutto il territorio nazionale. Il M5S è prima forza politica in ben 16 regioni.

Essere tra i pochi referenti del nostro territorio, quali sentimenti le suscita?

Sento forte la responsabilità, ma nessun timore. Sono orgoglioso di poter essere un cittadino nelle istituzioni e di dedicarmi ogni giorno, con tutto l'impegno possibile, ai problemi degli italiani. E stavolta speriamo dalla parte del governo, senza i limiti di una forza di opposizione.

Nel dietro le quinte, quali sono le vostre maggiori preoccupazioni e le impressioni su quanto accaduto?

E' accaduta una cosa meravigliosa, milioni di persone hanno finalmente alzato la testa e hanno detto basta alla vecchia politica, specialmente a quella che voleva spacciarsi per nuova, ma nei fatti ha continuato a favorire le élite, a discapito della maggior parte dei cittadini. Non siamo preoccupati, siamo felici di vivere questo momento storico e pronti a dare il massimo.

Quali sono le competenze e le forze che metterete in campo per gestire l’attuale situazione politica? Vi sentite all’altezza?

Circa 11 milioni di italiani ci hanno ritenuto all'altezza di governare e non li deluderemo. La nostra squadra di governo è stata presentata prima delle elezioni, fatto mai avvenuto, e nessuno ha potuto mettere in dubbio l'alto profilo dei ministri scelti dal Movimento. Non sono i soliti dirigenti di partito o freddi tecnici: sono persone che hanno dimostrato nella loro vita grandi competenze ed umanità.

Come pensate di gestire i rapporti con gli altri e fino a che punto siete disposti ad accettare inevitabili compromessi?

“Compromesso” è una parola che non voglio usare, visto che nella politica italiana si tratta quasi sempre di un compromesso al ribasso o di scambi di poltrone. Siamo la prima forza politica, abbiamo il diritto e il dovere di governare. Siamo pronti a parlare con tutte le forze politiche per riuscirci. Ma diremo sempre un secco no al tradimento degli impegni presi con gli italiani. Vogliamo governare per poter fare le cose che i cittadini ci hanno chiesto.

Per lei quali sono i compromessi possibili, con Lega o Pd?

La discussione è aperta e ci confronteremo sui temi, punto per punto. Se un accordo ci sarà, non sarà un nuovo Nazareno stipulato a porte chiuse, bensì un patto alla luce del sole, con i punti di programma da realizzare messi bene in chiaro, coerenti con il programma presentato dal M5S.

Visto quanto è accaduto in Puglia e alla luce delle eventuali strumentalizzazioni, può fare un po’ di chiarezza sul reddito di cittadinanza?

La storia del CAF in Puglia è una bufala già ampiamente smentita. Il reddito di cittadinanza è la vera manovra per far ripartire la nostra economia. Non sono soldi dati a chi non vuol far niente, è l'esatto opposto: diamo un sostegno ai milioni di italiani in difficoltà e nel contempo investiamo 2 miliardi per potenziare i centri per l'impiego. Il reddito per la singola persona è di 780 euro al mese e sale a seconda del nucleo famigliare (ad esempio, arriva a 1.638 euro per una famiglia con due figli ed entrambi i genitori disoccupati). Chi percepirà il reddito di cittadinanza dovrà seguire corsi di qualificazione professionale ed essere disponibile, 8 ore la settimana, a progetti di pubblica utilità. Sarà inoltre necessario accettare una fra le prime tre proposte di lavoro arrivate, pena la perdita del diritto al reddito di cittadinanza. Come vede, chi parla di soldi regalati ai fannulloni non conosce la nostra proposta, o peggio ancora fa propaganda contro il Movimento sulla pelle di chi ne ha davvero bisogno e subito".

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