Semplici cittadini, rappresentanti di associazioni, Comitati, operatori turistici, organizzazioni di categoria, ma anche esponenti politici e amministratori comunali. In centinaia (800 per gli organizzatori, 600 per la Questura), hanno partecipato ieri alla marcia silenziosa e pacifica promossa contro il cementificio a 50 metri dalla riserva naturale di Punta Aderci, nel cuore del futuro Parco della Costa Teatina.
Un corteo composto e variegato che, sfilando lungo i vialoni della zona industriale, ha voluto testimoniare il suo amore per un luogo che sta facendo incetta di riconoscimenti per le sue peculiarità naturalistiche, ma che soffre di un âpeccato originaleâ, cioè la convivenza con una zona industriale e quindi con insediamenti produttivi che mal si conciliano con una riserva meta ogni estate di migliaia di visitatori.
LA MARCIA â La manifestazione inizia alle 10. In tanti si danno appuntamento al casotto di legno della protezione civile (vicino alle scalette), luogo indicato come ritrovo dagli organizzatori. Câè tantissima gente, a dimostrazione che il serrato tam tam lanciato sui social dal Comitato promotore è riuscito a raggiungere anche persone che non fanno vita associativa.
Il numero dei partecipanti è al di sopra di ogni rosea aspettativa. Ci sono semplici cittadini, intere famiglie (padre, madre, figli e cane al seguito), imprenditori turistici, rappresentanti delle associazioni, responsabili di organizzazioni di categoria (Confesercenti).
Câè anche una delegazione del Comune composta dal sindaco Francesco Menna, dallâassessore alle politiche ambientali, Paola Cianci, dalla collega Anna Bosco e dai consiglieri Marco Marra, Maria Molino e Luciano Lapenna della maggioranza, oltre a Marco Gallo e Dina Carinci del Movimento 5 stelle. Non passa inosservata la presenza del coordinatore cittadino di Forza Italia, Massimiliano Zocaro che con una delegazione azzurra ha aderito alla marcia. Ci sono volontari di Wwf, Legambiente, Cai, Amici di Punta Aderci, Eco school, Arkadia, i soci del Circolo nautico.
Arrivano ârinforziâ anche da fuori Vasto: la consigliera del comune di Atessa, Sara Cappellone con esponenti del Comitato âno inceneritoreâ e âAtessa città Vivaâ, un gruppo di San Salvo capitanato da Silverio Marzocchetti ed esponenti di Comitati di Termoli, Lanciano e San Vito.
I COMMENTI â Tra i presenti anche Maurizio Acerbo (segretario nazionale Prc-Se). âMa si può autorizzare un cementificio a due passi da un paradiso?â, chiosa lâesponente politico, âla spiaggia di Punta Aderci è classificata dalla stampa internazionale tra le più belle dâItalia. Appare davvero incredibile il parere favorevole sulla Valutazione dâIncidenza (Vinca) rilasciato dal Comune di Vasto. Va sottolineato che questo progetto sciagurato è conseguenza anche dellâarchiviazione di fatto da parte della Regione Abruzzo e del Governo del Parco della Costa Teatina. Invece di estendere le aree di tutela assecondando la vocazione del territorio centrodestra e Pd hanno concorso prima a restringere la perimetrazione e poi a congelarlaâ.
Per Dante Caserta, vice presidente del Wwf Italia, âoccorre una scelta di fondo per un territorio che ha una forte vocazione turistica. Eâ auspicabile la riconversione della zona industriale verso uno sviluppo sostenibileâ, suggerisce lâambientalista, âse Vasto vuole puntare su un turismo di qualità le scelte da fare sono altreâ.
IL RITROVO DAVANTI AL CEMENTIFICIO â Quando il corteo arriva davanti allo stabilimento dove la Escal vuole produrre leganti idraulici a freddo (cemento), a meno di 50 metri dallâingresso della riserva di Punta Aderci, prende la parola Lino Salvatorelli dellâArci. âCon questa manifestazione abbiamo voluto tastare lâamore per questo luogoâ, attacca lo storico esponente dellâassociazione culturale, ânon vogliamo parlare di ambientalismo ma di qualità della vita. Qua ci sono persone che hanno strappato questo luogo alla cementificazione. Oggi vanno presi impegni politici precisiâ.
Foto di Costanzo D'Angelo-Occhio Magico Vasto