Al convento di SantâAntonio a San Buono arrivano i primi ragazzi africani richiedenti asilo, ma vengono accolti a sassate.
Una pietra, scagliata non si sa ancora da chi, ha colpito in testa Marco Ferrara, 44 anni, responsabile del Centro dâaccoglienza straordinario della Cooperativa Matrix.
Per fortuna indossava un cappellino, che ne ha parzialmente attutito il colpo, poco al di sopra dellâocchio destro, come si può notare dalle foto che lui stesso ha autorizzato a pubblicare. Un poco più in basso e ci avrebbe potuto rimettere la vista.
Visitato al Pronto Soccorso di Gissi, dove i medici hanno riscontrato unâecchimosi alla tempia destra, lâuomo, originario di Ortona e residente alle Isole Tremiti, ha sporto denuncia contro ignoti. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Vasto.
Non è stata amichevole lâaccoglienza ai 13 ragazzi provenienti da Gambia, Liberia, Costa dâAvorio, Senegal, Nigeria e Camerun. Il grave episodio si è verificato alle 20.30 dello scorso 25 gennaio, quando la comitiva è giunta in paese. Non si aspettavano certo la banda, i giovani africani, ma nemmeno unâaccoglienza tanto ostile: uno dei tre sassi scagliati contro di loro, poi consegnati ai Carabinieri, ha centrato Ferrara: dolorante, ma, soprattutto, dispiaciuto, il responsabile del centro ha messo in sicurezza gli ospiti e avvisato il consorzio Matrix dellâincrescioso episodio.
Ferrara, tuttavia, vuole fare amicizia con i sanbuonesi, fare la spesa in paese e dare così una mano allâeconomia locale. Non si dice intimidito, ma pronto allâesperienza con tutto lâentusiasmo possibile. Ritiene che presto i residenti, quantomeno quelli che li hanno accolti in quel modo, cambieranno atteggiamento. Dellâepisodio è stato subito informato il sindaco di San Buono, Nicola Filippone. Di proprietà dellâOrdine dei Frati Minori, il convento cinquecentesco di San Buono, da tempo chiuso, fino al 2011 è stato sede del Museo per l'Arte e l'Archeologia del Vastese, poi trasferito a Monteodorisio. Per anni i cittadini hanno sperato nel decollo del turismo religioso grazie al traino del monumentale fabbricato, sottoposto a vincolo della Soprintendenza, vedendo però fallire il tentativo. Adesso sono arrivati i migranti, prospettiva che, evidentemente, ha deluso più di qualcuno.