LA FINE DELL'ORSO MARSICANO

Watanka
03/10/2007
Attualità
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I tre esemplari uccisi vigliaccamente a Gioia de' Marsi la dicono lunga sulla natura del genere umano. Prima gli hanno bruciato migliaia di ettari di foreste, poi gli hanno avvelenato ogni corso d'acqua a vista, ed infine avvelenano gli animali con bocconi, nel modo più vile e ignominioso possibile. Non bastasse questo si riapre la caccia. La mattina presto vedevo centinaia di tipi di uccelli che venivano a dissetarsi nelle apposite ciotole da me create per loro. Era un'oasi. Sentire il loro canto era il modo migliore per iniziare un rapporto idilliaco con la vita e la natura. Ora sparano sempre. Si sono dileguati o sono stati assassinati dalla bramosia dell'uomo. Poveri miei uccellini dalle chiome colorate. Erano bellissimi, pacifici, innocui. Ho pianto vedendo gli Orsi Marsicani uccisi. Un dolore senza fine mi entrava nel profondo dell'anima e con esso una rabbia impotente contro l'ignoranza, la violenza, la stupidità dell'uomo. La cecità dell'uomo. L'uomo bianco sterminò i miei fratelli di sangue indiano perché amavano la Terra, la Natura. Poi hanno sterminato il resto. Ogni tipo di animale che poteva essere utile come preda da mostrare. Oppure - ancora peggio - li hanno rinchiusi dentro uno zoo. Ammazzare un orso? Solo pensare a farlo sarebbe un reato. Invece lo sterminio continua per il ''divertimento'' di chi nella vita non sa apprezzare più nulla. Si sono preoccupati di creare l'associazione ''Nessuno tocchi Caino''. Ma nessuno si preoccupa delle vittime dei tanti, troppi Caini che imperversano ovunque. Sicuri della loro impunità. Forti della loro vigliacca impunità. Allo schifo per il genere umano aggiungo lo schifo di constatare quanta dissoluta demenza genera questa cultura del nulla.

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