Morti sulla Trignina, colpa anche dell'"immobilismo della politica"

Dure accuse dal presidente dell’associazione Pro Trignina: "Da anni chiediamo il raddoppio dell'arteria nazionale"

Gianni Quagliarella
17/01/2018
Attualità
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“Ci vediamo ancora costretti a vedere con i nostri occhi la morte sulla Statale 650, la Fondo Valle Trigno.

Iinfatti, in seguito a un incidente stradale nei pressi di Trivento, hanno perso la vita tre persone, operai e camionista che, per motivi di lavoro, percorrevano la strada, arteria principale di collegamento sulla direttiva Adriatico-Tirreno.

Sono mesi – spiega Antonio Turdò, presidente dell’associazione Pro Trignina - che continua il nostro impegno per coordinare e organizzare un tavolo istituzionale che preveda il raddoppio della Fondo Valle Trigno, almeno da San Salvo a Bagnoli del Trigno.

Da parte delle istituzioni – accusa - abbiamo ricevuto una disponibilità molto generica e senza impegno.

In alcune zone del Nord Italia – tuona Turdò contro la politica - avete realizzato pedemontane, camionabili, varianti di valico, autostrade a 5 corsie e a noi nemmeno il raddoppio per ogni senso di marcia. Quanti morti volete ancora sulla vostra coscienza prima di darvi una mossa, classe politica inetta ed incapace di leggere le vere e necessarie esigenze del territorio e dei suoi abitanti?”

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