Insieme ad altri 406 licei di tutta Italia, il Pantini-Pudente ha celebrato venerdì pomeriggio la quarta edizione de âLa Notte Nazionale del Liceo Classicoâ presso lâAuditorium del Liceo Artistico di via dei Conti Ricci.
Lâevento vastese, intitolato âClassico contemporaneoâ, ha visto lâimpegno di molti studenti dellâistituto, i quali si sono prodigati in recitazioni, canti e balli per âmettere nella giusta luce l'attualità del Liceo Classico all'interno del panorama del sistema formativo nazionale, nonché per promuovere ad ampio raggio la cultura umanistica, considerata quale elemento fondante per la costruzione di una società autenticamente libera, pluralistica e democraticaâ.
A coordinare e a condurre la âNotte Nazionaleâ del Pantini-Pudente è stata la docente referente del progetto Grazia DâAuria, che nel lanciare la corrente edizione della manifestazione ideata dal professore Rocco Schembra di Acireale, aveva spiegato come questa sia stata finora âunâoccasione preziosa per le scuole per dialogare con il territorio e sperimentare lâattualità e validità del curricolo di studi propostoâ, permettendo inoltre âalle comunità di accostarsi ad un passato collettivo che ci appartiene e ci sostanzia e di cui spesso non siamo consapevoliâ.
Lâevento è stato introdotto dal video dellâinno composto e arrangiato per lâoccasione dallâex studente fiorentino Francesco Rainero, mostrato anche in tutti gli altri licei che hanno aderito allâiniziativa. La proiezione del brano è stata poi seguita dalla lettura del saluto augurale della ministra Fedeli e dallâintervento del dirigente scolastico Maria Luisa Di Mucci, che tra le altre cose ha sottolineato come âormai soltanto 6 studenti su 100 sâiscrivono al Classico: un dato che fa cadere nellâoblio un tesoro troppo grandeâ.
Prima delle esibizioni, câè stato spazio per le emozioni, i ricordi e i suggerimenti di due ex alunni eccellenti. Il primo a parlare è stato il sindaco Francesco Menna, che al pari della preside ha denunciato âil calo dâinteresse nei confronti delle materie umanistiche presente in realtà già negli anni Novanta, quando frequentavo il liceoâ. Il primo cittadino ha poi detto agli studenti di essere âfieri di questa scuola, che vi insegnerà tanto, vi porterà tanti ricordi, vi farà leggere testi fondamentali che difficilmente si riprenderanno nel corso della vita e vi permetterà di assecondare ogni vostra inclinazione e ogni vostro talentoâ. A seguire, il video-saluto del professore Matteo Barbato, che si appresta a insegnare greco agli studenti del primo anno dellâUniversità di Edimburgo: âQui in Scozia, bambini e ragazzi non hanno una gran preparazione di base su greco e latino. à solo grazie al Classico se sono qui, poiché mi ha fornito tutti gli strumenti necessari per affrontare il mio percorso di studi e intraprendere la mia carriera universitariaâ.
La DâAuria, citando Italo Calvino, ha poi ricordato che âun classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da direâ. Ecco spiegato il titolo âClassico contemporaneoâ assegnato alla ânotteâ vastese, nella quale è stato posto lâaccento sul valore della famiglia, il vero filo conduttore della serata, e sul legame indiscutibile e indissolubile tra mondo classico e mondo contemporaneo. Gli studenti hanno perciò inscenato lââEttore e Andromaca secondo Alessandro Bariccoâ ma anche lââEttore e Andromaca secondo la 1ª Bâ, in una rilettura ironica e dissacrante del passo dellâIliade che narra dellâaddio tra i due sposi. Hanno inoltre avuto spazio il monologo âIo sono il Liceo Classicoâ, le esibizioni dal vivo di âCarusoâ di Lucio Dalla e del brano âBranle des Chevauxâ, le recitazioni del Locus Amoenus, di âAb uno disces omnisâ e di âMedeaâ e lâesibizione di ginnastica ritmica âDolce sentireâ. Per la seconda parte della serata, invece, sono andati in scena il balletto âLes bourgeoisâ, le recitazioni dei rapporti familiari ne âI Menaechmiâ, dellââAlcestiâ, di âGiulietta e Romeoâ, dellââInno a Seleneâ e unâesecuzione dal vivo del sirtaki.
Foto di Lea Di Scipio