Marco Di Tizio, passione e determinazione per il basket

Uno sport completo adatto a tutti

Rosaria Spagnuolo
02/08/2017
Attualità
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A chi è adatto il basket? Quali caratteristiche fisiche si deve avere per fare il basket? Come si fa a diventare un campione?

Risponde Marco Di Tizio allenatore di pallacanestro alla BCC Vasto Basket Generazione Vincente, nei gruppi giovanili under 16 e 18.

Racconta che sono 300 i ragazzi che da 6 anni fino a 18 frequentano Vasto Basket. Da l’anno scorso è partita anche la squadra femminile delle gazzelle.

Il Basket è uno sport completo, può essere considerato “lo sport di squadra” per eccellenza. Può aiutare i bambini e ragazzi a sviluppare il proprio corpo correttamente,sviluppa le capacità motorie, insegna a rispettare le regole, migliora la coordinazione neuro-motoria, la socializzazione e allena i muscoli e il cervello.

Molto importante è l’educazione dei ragazzi e il rispetto delle regole. A differenza di quanto si crede l’altezza non è indispensabile, sono i piccoli che vincono le partite. L’ultimo tiro, quello della vittoria viene affidato sempre ad un piccolo.

E’ molto importante l’impegno, la costanza, l’allenamento anche severo. Nella sua storia di allenatore, Marco racconta che ha avuto anche dei campioni, come Filippo Baldi Rossi, che quest’anno è stato convocato in Nazionale. Suo figlio, Luca Di Tizio è un campione della BCC Vasto Basket, il numero 9.

Per diventare un campione, serve sicuramente un ottimo allenatore, ma anche delle caratteristiche fisiche ben precise e ci vuole tanta passione, determinazione e voglia di lavorare. E’ necessario migliorare quella che si può definire memoria muscolare, cioè la capacità acquisita attraverso la ripetizione costante di sequenze ed azioni, di eseguire le stesse azioni in maniera automatica riducendo al minimo il bisogno di essere vigili all’azione.

Il palleggio, il passaggio, il tiro, la visione di gioco, i contatti, ecc. vanno mandati in memoria muscolare, in modo che i movimenti possano avvenire senza che i neuroni vengano coinvolti. Il comando arriva proprio a livello muscolare. Ma per assumere una memoria muscolare decente, il corpo umano deve ripetere lo stesso identico movimento per circa settantamila volte.

 

 

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