Personale della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vasto, in esecuzione di unâordinanza di custodia cautelare in carcere, ha arrestato un uomo di 50 anni, di Termoli, resosi responsabile di stalking nei confronti di una donna vastese.
Il tutto - ricostruisce i fatti il dirigente, commissario capo Fabio Capaldo - ha inizio nei primi mesi dellâanno quando lâuomo iniziava a nutrire un vero e proprio interesse nei confronti della donna vastese la quale, a partire dal mese di febbraio 2017, iniziava a ricevere pressanti avances via sms, messanger e con video musicali.
Come spesso accade, lâinteresse non corrisposto generava nellâuomo una vera e propria ossessione che lo portava a minacciare di morte la donna e la sua famiglia. Ciò non bastava; infatti, le esplicite minacce arrivavano fino a coinvolgere il figlio minore della donna.
Si aggiunga anche che lâuomo, per ragioni personali, entrava in contatto con il Sevizio Sociale del Comune di Vasto; questo erroneamente era ritenuto causa delle sue vicissitudini familiari tanto da spingerlo, qualche settimana fa, a recarsi presso quegli uffici, al quartiere San Paolo, e minacciare pesantemente gli operatori presenti, danneggiando anche la struttura imbrattando le mura con salsa di pomodoro.
Ormai, lâescalation violenta del molisano era in corso ed, infatti, nella giornata di giovedì scorso, la donna vastese riceveva un pesante messaggio minatorio ove, tra lâaltro, la si invitava a non stare in mezzo la gente perché anche ignari cittadini potevano essere coinvolti dal suo folle progetto omicida.
La donna si presentava nel Commissariato di Vasto per sporgere formale denuncia querela la quale, a seguito di puntuali e rapidissimi accertamenti svolti dagli uomini del Settore Anticrimine della Polizia vastese, costituiva il corpo di una dettagliata comunicazione di notizia di reato alla locale Procura della Repubblica.
In tempi record, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto avanzava allâUfficio Gip una richiesta di emissione della misura cautelare in carcere a carico dellâuomo considerata la gravità dei fatti e lâevidente pericolo per lâincolumità della persona offesa e dei soggetti di terzi che ne potevano essere coinvolti.
LâUfficio Gip del Tribunale di Vasto, nella stessa giornata, sposava a pieno quanto formulato dalla locale Procura della Repubblica ed emetteva il provvedimento restrittivo a carico dellâuomo.
Così, nella stessa serata di giovedì scorso, gli uomini della Polizia di Stato di Vasto si recavano nel vicino Molise ove rintracciavano lâuomo e lo traevano in arresto per i gravi reati di atti persecutori, interruzione di un pubblico ufficio o servizio, lesioni personali e minaccia.
Veniva, poi, tradotto nel carcere di Vasto a disposizione dellâAutorità Giudiziaria.
La Polizia di Stato invita tutte le persone offese di tali gravi ed odiosi reati, in particolare le donne, a rivolgersi alle forze dellâordine per denunciare; è lâunico modo per uscire dalle spirale violenta in cui si è coinvolti.
Ciò - conclude il commissario capo Capaldo - si è verificato nel caso in esame ove, Polizia di Stato e Autorità Giudiziaria di Vasto, in sinergia e con tempestività , hanno neutralizzato la pericolosità sociale del violento di turno.