"Qui a Vasto non câè emergenza, anzi i reati diminuiscono in linea con il trend registrato sul territorio provincialeâ. A sostenerlo, dati alla mano, è il Prefetto Antonio Corona ospite ieri del Consiglio comunale che ha visto la contestuale convocazione del Comitato per lâordine e la sicurezza pubblica con la partecipazione dei vertici delle forze dellâordine, del procuratore capo Giampietro Di Florio e del giudice del Tribunale, Italo Radoccia.
âRaffrontando i dati del 2014, 2015 e 2016 emerge un trend in costante diminuzione dei reati nella città di Vasto e nellâintero territorio della provinciaâ, dice Corona, âanche i primi tre mesi dellâanno confermano questa tendenza e la cosa più clamorosa è che sono in calo i furti nelle abitazioni. Non câè emergenza, può capitare che in un determinato periodo si evidenzi una recrudescenza di reati, ma la percentuale dei delitti commessi è in linea con il dato provinciale. Stiamo parlando di dati statisticiâ, aggiunge il Prefetto, âpossono essere incompleti ma servono per organizzare servizi ad hoc. Il problema vero - riprende lâalto funzionario - è che la prevenzione operata dalle forze dellâordine non si vede, ma è quella che impedisce la consumazione dei reatiâ.
Corona ha poi consegnato allâassise civica una sua riflessione, prendendo spunto dallâintervento di Dina Carinci, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, la quale aveva lanciato lâallarme su alcuni episodi di microcriminalità .
âIl problema di fondo è che è venuto meno il tessuto sociale - osserva il Prefetto -, si è dato alla scuola il compito improprio di surrogare la famiglia. Il branco è sempre esistito, ma oggi è diventato più pericoloso perché dispone di strumenti tecnologiciâ.
Corona ha preso la parola dopo lâintervento dei consiglieri comunali che hanno offerto uno spaccato delle due posizioni in campo: quella allarmata dellâopposizione â che nel documento presentato ha citato âla presenza stabile in città di organizzazioni mafioso-ndranghetisteâ â e lâaltra più rassicurante della maggioranza, i cui esponenti durante il dibattito in aula hanno anche minimizzato la carenza di organico della Polizia Municipale rimasta con soli 20 addetti fra agenti ed ufficiali. Oltre alla Carinci, hanno preso parte alla discussione Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) che ha illustrato il documento delle minoranza, Francesco Prospero (Progetto per Vasto), Vincenzo Suriani (Fratelli dâItalia-An), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Mauro Del Piano e Marco Marra (Si per Vasto), Vincenzo Sputore e Luciano Lapenna (Pd). Non poteva sottrarsi al dibattito il sindaco Francesco Menna che ha illustrato i provvedimenti messi in campo per la sicurezza, mettendo in rilievo il ruolo delle amministrazioni locali.
âIl sindaco non può andare in giro con la pistola a scovare i rapinatori - ha esordito il primo cittadino - abbiamo cercato di mettere in campo tutte le iniziative e i provvedimenti necessari raccordandoci con la Prefettura e con le forze dellâordine. Grazie alla nuova normativa potremo anche assumere nuovi vigili urbani. Cosa possiamo fare di più rispetto a quello che stiamo già facendo?â
Non sono mancati vivaci scambi di battute. Alla fine del dibattito, moderato dal presidente Giuseppe Forte, lâassemblea ha approvato allâunanimità e dopo una riunione dei capigruppo un ordine del giorno unitario che ha fatto sintesi tra i due documenti presentati dalla maggioranza e dalla opposizione, le cui linee generali sono state illustrate in aula dal sindaco. Tra gli impegni presi dallâamministrazione comunale ci sono il potenziamento della videosorveglianza, la convocazione delle associazioni di categoria e i consorzi dâimpresa al fine di valutare la fattibilità di progetti di interconnessione dei singoli dispositivi di videosorveglianza e una serie di iniziative per scongiurare la chiusura del Tribunale.