Bar del centro ancora nel 'mirino': "Dormiremo nel locale per mettere in fuga i ladri"

Lo sconforto dei titolari dell'attività di via Naumachia dopo il settimo episodio, tra furti riusciti e tentati, registrato

redazione
11/04/2017
Attualità
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Lo sconforto, comprensibilmente, è ai massimi livelli: "Non ne possiamo più, vuol dire che, d’ora in poi, nel nostro locale ci dormiremo, per mettere subito in fuga ladri e malintenzionati".

Parole di Angelo e Marco Nanni, titolari del Bar Naumachia, nell'omonima via al centro di Vasto, dopo il settimo furto, tra portati a compimento e tentati, l'altra notte.

Appena qualche giorno prima c'era stata la penultima "visita", andata a vuoto, e i "soliti ignoti" non hanno perso troppo tempo a riprovarci, pure stavolta tentando il colpo ma non 'centrandolo'.

"Mentre prima erano in due, questa volta, intorno all’una, si sono presentati in quattro", dicono ancora i titolari del locale, sulla base delle immagini del sistema di videosorveglianza. "Erano tutti incappucciati – aggiungono ancora – e hanno cercato dapprima di entrare dal retro, dal lato del parcheggio multipiano di via Foscolo, per poi venire dall’altra parte, dall’ingresso principale di via Naumachia. In entrambi i casi non ci sono riusciti ma, nei venti minuti circa di tentativi, hanno danneggiato tre porte. Il fabbro, Tonino Serafini, è già qui a metterci mano e non so ancora quanto ci costerà la riparazione".

L'amarezza è tanta. "Henunciato il fatto alla Polizia – dichiara Angelo Nanni in un'intervista al Messaggero Abruzzo – e spero che, dall’esame delle immagini, stavolta si possa risalire a questi signori. Ce l’hanno forse con noi? Lo vorremmo tanto sapere, perché non abbiamo fatto mai male a nessuno, trattiamo i clienti con garbo e tiriamo avanti al lavoro dalle 6.30 del mattino alle 8 di sera".

Angelo, il più grande dei fratelli, aggiunge contrariato: "Non vedo cosa potrebbero rubare, dal momento che non serviamo super alcolici, non vendiamo tabacchi né gratta e vinci e in cassa, di notte, non ci sono che spiccioli". Un nervosismo che viene anche acuito dal fatto che nella zona, a pochi metri dalla centralissima piazza Rossetti, nessuno sente o vede nulla: "Non dico fare gli eroi, ma una chiamata almeno al 113 o al 112 quella sì, sarebbe gradita. Se penso però alla volta in cui la vetrina del bar l’hanno sfondata con un’automobile e nessuno se n’è accorto, allora dico che il silenzio, per molti, è la scelta più comoda".  

Più pattuglie, specie di notte, vengono ancora una volta sollecitate alle istituzioni per provare a restituire ai vastesi la serenità perduta.

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