Rispedisce al mittente lâipotesi di tracciato di variante alla Statale 16 predisposto dallâAnas con la previsione di viadotti o gallerie e auspica percorsi alternativi che tengano conto delle caratteristiche del territorio attraversato e delle fragilità idrogeologiche ed ambientali.
Eâ sintetizzato in un documento approvato allâunanimità la posizione del Consiglio comunale su quella che è considerata da tutti unâopera strategica. Una di quelle che si fanno ogni 100 anni. Il via libera dellâassise civica è arrivato dopo un ampio dibattito che, una volta tanto, ha visto maggioranza e minoranza dâaccordo sullo sviluppo da imprimere al territorio della Costa dei Trabocchi. Strada sbarrata ad interventi impattanti, sì a percorsi alternativi compatibili con la necessità di alleggerire il traffico lungo la fascia costiera.
Presenti in aula anche il presidente della Regione, Luciano DâAlfonso, e due pezzi grossi dellâAnas, Vincenzo Marzi e Maurizio Mancinetti.
IL DOCUMENTO APPROVATO â Non piace a nessuno il tracciato proposto dallâAnas che prevede lo scavalcamento della parte a mare della città â da località Trave fino a contrada Selvotta â tramite la realizzazione di un viadotto o in alternativa di una galleria sotto lâabitato che si ricollega alla viabilità industriale preesistente, oltrepassa San Salvo Marina e si riaggancia alla stessa Statale 16, al confine sud del territorio.
âTale soluzione tecnica solleva molte perplessità â, si legge sullâordine del giorno approvato allâunanimità dal Consiglio comunale, âin ragione della caratteristica pregevole del territorio attraversato e delle fragilità idrogeologiche ed ambientali, risultando incompatibile con le aspettative della popolazione, la cui volontà appare orientata alla individuazione di un tracciato innovativoâ.
UN PERCORSO ALTERNATIVO â Nel documento si fa riferimento ad un tracciato alternativo âa monteâ (un vecchio progetto della Provincia), inserito nel piano strategico della macroarea Vasto-San Salvo approvato dal Consiglio comunale nel 2013 a compimento di un iter volto alla redazione di uno strumento di pianificazione urbana fondato su scelte strategiche e di prospettiva di sviluppo territoriale ed economico. Il percorso parte a nord, in corrispondenza del ponte sul Fiume Sinello, ricalca il tratto iniziale di una strada di bonifica dismessa, prosegue salendo lungo il Vallone Maltempo per attraversare SantâAntonio Abate e ridiscendere a sud di Vasto Marina ricollegandosi alla Statale 16 nei pressi del fiume Trigno e della Fondovalle Trigno. Su questo tracciato câè unanimità di consensi.
PARLA DâALFONSO â Il presidente della Regione ha auspicato una soluzione condivisa, ma ha anche precisato che âlâopera ha copertura finanziaria e appaltabilità fino al 2018â. Insomma, non bisogna perdere tempo. âLâimportante è che si creino le condizioni tecnicheâ, ha sottolineato il governatore, âho fatto venire a Vasto il capo e il direttore centrale della programmazione e progettazione nuove opere dellâAnas e il suo principale collaboratore per far in modo che si esponga lo stato attuale dellâarte, poi andiamo a Roma e chiudiamo la partita. Sono venuto qui a sottolineare come questo progetto valga molto non solo per i comuni di Vasto e San Salvo, ma anche per la Regione Abruzzoâ.
LE MINORANZE RIVENDICANO LA PATERNITA' â âSiamo stati noi a convocare il Consiglio comunale per discutere della variante alla Statale 16â, attaccano Vincenzo Suriani, Francesco Prospero e Alessandro DâElisa che hanno improvvisato una conferenza stampa nella sala del Gonfalone a lavori ancora in corso, âcon il documento approvato abbiamo stabilito delle linee guida. Eâ questo il compito della politica: dare un indirizzo, spetta poi ai tecnici tradurlo in un progetto. Eâ sicuramente un ottimo risultato ma non possiamo fare a meno di sottolineare la differenza tra noi e la maggioranza: noi abbiamo coinvolto la città con una serie di iniziative, tra cui un convegno. Lâamministrazione invece tenta di risolvere i problemi nelle segrete stanze. Li abbiamo stanatiâ, incalzano i consiglieri dì opposizione, secondo i quali âci troviamo di fronte ad una amministrazione ferma che non risponde neanche alle sollecitazioni dellâopinione pubblica. Non ci fermeremo. Ci saranno altre iniziativeâ.