Non luogo a procedere o rinvio a giudizio.
Ore decisive per lâex sindaco Luciano Lapenna e i componenti della Giunta dellâepoca (ad eccezione di Marco Marra, assente nella riunione della delibera) rimasti coinvolti nellâinchiesta sulle manifestazioni estive 2013, un pacchetto di eventi approvato a distanza di poche ore dalla presentazione ufficiale della proposta progettuale da parte di un privato e con un affidamento diretto, cioè senza gara dâappalto nonostante lâimporto elevato: 170mila euro, a fronte di un tetto previsto per le forniture pubbliche di 40mila euro.
Nel corso dellâudienza preliminare in programma martedì mattina, dopo il precedente rinvio, il Gup del Tribunale di Vasto, Caterina Salusti, deve decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio i 9 indagati, cioè lâex sindaco Lapenna e gli assessori in carica allâ epoca dei fatti, cioè Vincenzo Sputore, Nicola Tiberio, Mario Olivieri, Anna Suriani, Luigi Masciulli e Lina Marchesani (questâultima lâunica ad essere ancora in carica), il dirigente comunale Michele DâAnnunzio e Nando Miscione, titolare dellâagenzia Muzak.
Per gli amministratori e il dirigente comunale (proponente e firmatario delle determine), il reato contestato è lâabuso in atti dâufficio, mentre frode in pubbliche forniture e truffa sono le contestazioni a carico dellâimprenditore.
Lâinchiesta partì in seguito ad una circostanziata denuncia presentata da Stefano Comparelli, promotor di servizi turistici che nei mesi scorsi si oppose alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura. Piuttosto nutrito il collegio difensivo che oggi, salvo un nuovo rinvio, cercherà di smontare la tesi dellâaccusa. Lâesito dellâudienza potrebbe anche avere anche ripercussioni politiche.