VASTO FILM FESTIVAL DELLE POLEMICHE: RIFONDAZIONE CHIEDE LA ''TESTA'' DI TRUOCCHIO

a cura della redazione
23/08/2007
Attualità
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Rifondazione Comunista chiede la sostituzione del direttore artistico del ''Vasto Film Festival'', Remigio Truocchio. E' Marco Marra, segretario del circolo di Vasto e capogruppo in Consiglio comunale del partito, a proporre all'amministrazione comunale di non rinnovare l'incarico all'organizzatore della rassegna cinematografica, dopo le roventi polemiche degli ultimi giorni. Era stato lo stesso Marra a contestare la formula della dodicesima edizione del 'Vasto Film Festival', dopo che solo alcune delle proposte avanzate dal suo partito erano state accolte. Truocchio, rispondendogli nel corso della conferenza stampa convocata due giorni fa in municipio per tracciare un bilancio dell'edizione 2007, aveva alzato i toni, parlando di 'paesanita'', non degna di un posto turistico. Forti critiche erano arrivate anche da altri due consiglieri comunali di maggioranza, Maurizio Vicoli (Lista Forte per Vasto) ed Antonio Russi (indipendente). ''Truocchio - ribatte il segretario locale di Rifondazione - impari a rispettare i ruoli. Io non ho solo il diritto, ma anche il dovere di esprimere delle opinioni, con lo scopo di migliorare una manifestazione ormai decennale. Nell'unico colloquio di venti minuti avuto con lui, ho preso atto che la nostra idea di utilizzare spazi tematici al di fuori di Palazzo d'Avalos (in particolare piazzette minori del centro storico) era stata presa in considerazione. Bene anche la fruibilità gratuita del Festival. Per tutti gli altri punti, cioè rassegna di cortometraggi a Vasto Marina, retrospettiva sui documentari all'interno del Palazzo Genova Rulli, workshop tematici sul cinema, mostre sul rapporto tra il cinema e Vasto, non c'è stato riscontro. La critica alla dodicesima edizione è successiva a una conferenza stampa in cui l'assessore Del Prete diceva che le nostre proposte erano state accettate. Non si può cercare il consenso con furbesche lavate di faccia''. Marra sostiene la necessità di lavorare alla costituzione di un'associazione di scopo con obbligo di rendicontazione delle spese, rispettando la volontà del Consiglio comunale, e di costituire un'apposita commissione che esamini le proposte e vigili sulla loro attuazione.

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