Sugli immigrati il Comune non arretra e conferma la sua adesione allo Sprar (sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati).
La linea favorevole allâaccoglienza in aderenza al progetto ministeriale è stata ribadita ieri dal Consiglio comunale che ha approvato con i voti del centrosinistra il documento della maggioranza, mentre sono stati respinti i due documenti proposti dallâopposizione, uno del Movimento 5 Stelle, lâaltro firmato da sei consiglieri di minoranza. Entrambi chiedevano di ritirare lâadesione allo Sprar per evitare lâarrivo di altri immigrati, per una serie di argomentazioni riconducibili allâordine e alla sicurezza pubblica e impegnavano il sindaco a verificare le condizioni igienico sanitarie degli immobili in cui gli stranieri sono ospitati. Sono caduti nel vuoto gli inviti lanciati dal presidente Giuseppe Forte di riunirsi in conferenza dei capigruppo per giungere ad un documento unitario.
âNon siamo contrari allâaccoglienzaâ, hanno ripetuto i rappresentanti della minoranza, secondo i quali il progetto ministeriale andrebbe di fatto ad aumentare il numero dei migranti in città , un fenomeno di cui non si conosce lâesatta dimensione.
âRitirate la delibera e facciamo un censimentoâ, ha rilanciato Vincenzo Suriani di Fratelli dâItalia-An. Di tuttâaltro tenore gli interventi giunti dai banchi della maggioranza, come quelli di Marco Marra (che ha parlato di âderiva trumpistaâ), Marco Marchesani e lâex sindaco Luciano Lapenna, che hanno difeso la posizione del Comune. Lâintervento conclusivo del sindaco Francesco Menna ha affrontato la complessità di un fenomeno sociale che sfugge di mano agli enti locali.
âLo Sprar è un sistema di accoglienza che ci consente di governare questo fenomenoâ, ha detto pacato il primo cittadino, âi sindaci non hanno potere.Il 5 settembre scorso ho scritto al Prefetto di non autorizzare lâapertura di altri centri Cas. Nella stessa nota tornavo a manifestare la preoccupazione per lâarrivo di altri immigrati. Con questo sistema il fenomeno viene monitorato. Sono convinto che sia la linea da seguire per garantire governance e monitoraggioâ.
Allâinizio della seduta â che ha riservato momenti di tensione â lâassemblea ha osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Jessica Tinari.
Anna Bontempo (Il Centro)