Il saluto al vice questore Alessandro Di Blasio, poliziotto 'completo e corretto'

Trasferimento a Pescara, al Reparto Prevenzione Crimini Abruzzo, per il dirigente del Commissariato. La testimonianza dei giornalisti vastesi

Gianni Quagliarella
31/12/2016
Attualità
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Per una sera al bando microfoni e tablet, penne e taccuini. E così pure rapporti investigativi, foto segnaletiche o comunicati su arresti e denunce.

Alla tavola imbandita da par suo dallo chef Enzo D'Aprile, in quel santuario gastronomico che è La Pergola a Vasto, un gruppetto di giornalisti vastesi, assenti giustificati tanti altri, ha voluto salutare il dirigente del Commissariato, Alessandro Di Blasio

Dopo due anni e poco più, infatti, passati al comando degli uffici di Via Bachelet, dal 9 gennaio prossimo il vice questore tornerà nella sua amata Pescara, chiamato dal Ministero dell'Interno a dirigere il Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo della Polizia di Stato

Un incarico di assoluto prestigio, quello assegnato a Di Blasio, che aggiunge un altro importante tassello alla sua carriera

Al "poliziotto completo, corretto e dalle non comuni doti umane", come sta scritto sulla targa consegnata dai cronisti del "giro di nera" della stampa di Vasto e di San Salvo, è stato espresso il grazie a nome di tutta la grande famiglia della carta stampata, del web, di radio e tv. Grazie, sì, perché nella sua parentesi vastese, Di Blasio ha collaborato con la categoria mostrandosi sempre disponibile, mai una volta che il suo telefono squillasse a vuoto, consapevole del delicato e indispensabile compito dell'informazione. Sempre, ovviamente, nel rispetto del segreto istruttorio e degli indagati. 

Accompagnato da Giuseppe Menna, colonna del Commissariato vastese, Alessandro Di Blasio ha garantito che, di tanto, in tanto, tornerà a Vasto, città che lo ha accolto e che porterà sempre nel cuore.

Con lui e Giuseppe Menna hanno brindato Michele Tana, Gianni Quagliarella, Michele D'Annunzio, Paola D'Adamo, Giuseppe Ritucci, Antonino DolceGianfranco Daccò, Nicola Cinquina e Gino Bracciale.

Le macchine fotografiche, quelle sì, erano presenti, per regalare un po' di scatti d'autore a una serata indimenticabile.   

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